Dussmann: "Incomprensibile sciopero presso la mensa Leonardo di Genova"
Proclamato 35 minuti prima del pranzo, tutti i pasti preparati sono finiti nella spazzatura
In merito alle condizioni contrattuali e di lavoro dei collaboratori e delle collaboratrici Dussmann presso l’appalto di Leonardo, la posizione della Fiom (che non è un sindacato di categoria del gruppo di catering e reception), "ci stupisce, in quanto l’incontro di venerdì 27 settembre con la Filcams si è concluso positivamente, con un accordo che ha soddisfatto tutte le Parti al tavolo e che ha messo fine allo stato di agitazione sindacale, introducendo delle modifiche all’organizzazione del lavoro condivise tra azienda e Sindacato", si legge in una nota di Dussman, in riferimento allo sciopero proclamato da Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm presso lo stabilimento Leonardo di Genova via Puccini
"Siamo ancor più stupiti di leggere annotazioni sulla qualità del servizio", prosegue la nota, "dal momento che vengono utilizzati, a titolo di esempio, salumi e formaggi Dop, carni di filiera italiana, pomodori pelati San Marzano, ortofrutta nazionale prima categoria, pesto genovese fresco Igp di Prà, olio extra vergine oliva 100% italiano e pasta e riso di filiera italiana. Non riteniamo quindi che, con questi presupposti, il servizio di ristorazione presso il plant di Leonardo di Genova possa essere definito scadente o economico".
Inoltre, "pur nel pieno rispetto del diritto costituzionalmente garantito", Dussman coglie l’occasione per "prendere le distanze dalle modalità con le quali sono avvenuti gli scioperi di ieri e del 25 settembre, che hanno creato un grave danno innanzitutto ai lavoratori di Leonardo ai quali è stato impedito con la forza di accedere ai locali mensa".
Lo sciopero è stato comunicato alla società 35 minuti prima dell’avvio del servizio: "un preavviso, praticamente inesistente, che ha comportato che i pasti già preparati non siano stati consumati ma gettati nella spazzatura, senza neppure la possibilità di donarli ad associazioni benefiche.
"In un momento storico in cui la povertà è in aumento ed il carovita assottiglia sempre più il potere d’acquisto dei salari, assistere a uno spreco di cibo di queste proporzioni è poco coerente, se non addirittura offensivo, delle istanze che le OO.SS. propongono.
Dussmann", conclude la nota, "ha sempre mantenuto un dialogo aperto con la controparte sindacale ed auspica che in futuro le questioni possano essere risolte al tavolo di confronto, al quale la nostra Società è sempre disponibile a partecipare.
EFA News - European Food Agency