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CLARA MOSCHINI

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Logistica, il porto di La Spezia conclude acquisizione Interporto di Parma

Operazione per rafforzare l'asse Liguria, Emilia Romagna e Toscana

Con il via libera della Corte dei Conti, l’Autorità di sistema Portuale del Mar Ligure Orientale (porti di La Spezia e Carrara) ha terminato la procedura per l’acquisizione di 1.218.762 azioni ordinarie della Società Ce.P.I.M. S.p.a. di Parma, società che esiste ed opera dal 1974 nel settore intermodalità e logistica e che celebra proprio in questi giorni i suoi primi 50 anni di attività. L’onere complessivo dell'operazione ammonta a 582.778,55 Euro: le quote acquistate sono quelle detenute dal Comune della Spezia, per un importo totale di 525.456,07 Euro, pari al 2,2% del capitale sociale, e dalla locale Camera di Commercio Riviere di Liguria, per un importo totale di 57.322,48 Euro, pari allo 0,24% del capitale sociale.

“L’incremento della partecipazione societaria da parte dell’AdSP nel capitale sociale di Cepim Interporto di Parma, rappresenta un altro passaggio strategico nel rafforzamento dei rapporti logistici e commerciali tra il porto della Spezia e l’interporto Cepim e nella valorizzazione delle connessioni porto e retroporto, che trovano sull’asse La Spezia, Santo Stefano Magra e Parma il loro naturale sviluppo -soiega il Commissario Straordinario AdSP mar ligure orientale, Federica Montaresi-. L'aumento delle quote azionarie di AdSP nel Cepim, si unisce alle attività portate avanti dall’AdSP, insieme alle Regioni Liguria ed Emilia Romagna, per l’istituzione della ZLS, la Zona Logistica Semplificata, che abbraccerà i territori emiliani e quelli della provincia della Spezia, permettendo la creazione di nuove opportunità di investimento, crescita economica e occupazione”.

I porti di La Spezia e di Marina di Carrara, per la loro collocazione geografica, si inseriscono, infatti, tra i principali scali di destinazione finale del trasporto containers e merci per le attività industriali e manifatturiere dell’intera Pianura Padana, tra le regioni più rilevanti nell’interscambio commerciale con il porto della Spezia, con un traffico contenitori di circa 220mila TEU pieni annui, pari al 28% dell’intero traffico gateway. I due scali, in questo contesto, possono rappresentare, in maniera sempre più incisiva, i gates di accesso di un’area importante della regione Emilia -Romagna, tale da costituire un sistema logistico comprendente sbocchi a mare e retroporti coincidenti, dal punto di vista territoriale, con le zone di influenza della Società Ce.P.I.M.

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