Cannabis. Confagricoltura insiste, vuole la liberalizzazione
Chiede di escludere l’uso ricreativo della canapa sativa dall’applicazione della legge 242
Una modifica all’emendamento al ddl Sicurezza (in approvazione al Senato) per escludere l’uso ricreativo della canapa sativa dall’applicazione della legge 242 che regolamenta la coltivazione della canapa in campo: in pratica, liberalizzare la marjuana. È la proposta che il Gruppo di Lavoro sulla canapa industriale di Confagricoltura avanza al governo.
Proposta che difficilmente il governo potrà accettare, vista la netta chiusura del ministro Lollobrigida: "uso ricreativo vietato: non faremo come Olanda e Germania" (vedi articolo EFA News).
La richiesta di Confagricoltura nasce da una presunta emergenza di scongiurare il blocco che tutto il settore rischia con l’inserimento delle infiorescenze della canapa industriale e dei suoi derivati nel Testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, legge 309 del 1990.
Eppure il governo ha già chiarito che con le nuove norme nulla cambia per la filiera della canapa industriale (leggi EFA News).
Confagricoltura sostiene che "vietare qualsiasi utilizzo della pianta significherebbe assestare un durissimo colpo ad un settore che tra il 2019 e il 2023 è cresciuto di oltre il 200% e che attualmente dà lavoro a 10.000 persone".
Ma il governo tiene il punto: "Il “Ddl Sicurezza” - spiega nota del Dipartimento delle Politiche Antidroghe della Presidenza del Consiglio dei Ministri - "non criminalizza né incide sulla coltivazione e sulla filiera agroindustriale della canapa, in quanto non vieta, né limita la produzione della Cannabis Sativa L., così come previsto dalla legge n. 242/2016, e non crea contrasti normativi e giuridici con altri Paesi EU, essendo in linea con la normativa europea (Direttiva 2002/53/CE del Consiglio del 13 giugno 2002) e la Convenzione Unica sugli Stupefacenti di New York del 1961 che annovera tra le sostanze stupefacenti (tabella I) la pianta della cannabis e la resina di cannabis, consentendo la possibilità di utilizzare i semi e il fusto della pianta (parti non contenenti principi psicoattivi) solo per scopi industriali".
EFA News - European Food Agency