Ci sono voluti 3 mesi per raggiungere la quadra della giunta al comune di Bari, ma l'ultimo tassello sta creando un pandemonio. Sì, perchè la casella che mancava al sindaco pd Vito Leccese per chiudere il cerchio, l'assessorato alla legalità, è stata coperta con la nomina del prof. Nicola Grasso, in quota 5Stelle.

Proprio lui, il giurista negazionista che chiamava la patologia "cosiddetta Xylella", definita senza mezzi termini un complotto (evidentemente delle multinazionali) "per cambiare il modello di coltivazione dell’ulivo in Salento". Proprio lui, l'avvocato paladino dei ricorsi che hanno impedito per mesi di abbattere gli alberi mentre la strage avanzava implacabile.

Le sue tesi assomigliano a quelle farneticanti che una buona parte del Movimento 5 Stelle ha sostenuto per anni. Come ricorda la Gazzetta del Mezzogiorno, in un convegno tenuto a Castellana Grotte il 13 febbraio 2019, il professore di Diritto costituzionale all’Università del Salento spiegava cosa c’è – secondo lui – dietro la Xylella: il batterio è "un cavallo di troia che permette di realizzare qualcosa di irrealizzabile", ovvero eliminare gli ulivi dal Salento per sostituirli con "piante nane" e consentire la svendita delle proprietà terriere. Grasso si chiedeva "se il mercato o l’agrindustria stanno spingendo questa corsa a propalare questo panico e creare fenomeni di land grabbing per comprare le terre a poco prezzo".

Grasso si era anche paragonato a Copernico e Galilei: "Quando hanno scoperto che la Terra era sferica era la scienza ufficiale a sostenere il contrario".

Contro la nomina ha protestato la deputata renziana Maria Chiara Gadda, vice-presidente della Commissione agricoltura: "Se l'olivicoltura in Puglia è in ginocchio non è per colpa della Xylella ma di chi ha alimentato fake news e ignoranza facendola prosperare", ha dichiarato. "Nominare assessore l'avvocato dei ricorsi contro le eradicazioni è uno schiaffo alla Bari che si è battuta per le regole giuste".