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CLARA MOSCHINI

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Agricoltura italiana: si conferma declino produttivo (-2,5) nel 2023

Relazione Green Economy conferma calo lineare in tutte le colture, in particolare del vino (-17,4%) /Allegato

Principali colture frutticole (-11,2%) penalizzate dai cambiamenti climatici. Diminuiscono anche i volumi di olio d'oliva (-3%). Tutti i numeri presentati a Ecomondo

Presentata la relazione sullo Stato della Green Economy 2024: le performance dei temi strategici per l’economia di domaniIn Italia la green economy ha raggiunto risultati importanti in settori come l’economia circolare e il biologico e, addirittura, il Paese nel 2023 ha diminuito le emissioni di CO2 di oltre il 6%, tanto che se mantenesse questo trend potrebbe raggiungere il calo del 55% nel 2030. Ma accanto a questi primati in alcuni settori permangono criticità: non si arresta il consumo di suolo che interessa il 7,14% del territorio nazionale e si estende anche in aree di fragilità idraulica e sono aumentate nel 2023 le immatricolazioni delle auto, ma sono ancora poche le elettriche.

Questa la fotografia dell’Italia delle green economy contenuta nella Relazione sullo Stato della Green Economy presentata in apertura degli Stati Generali della Green Economy 2024, la due giorni green a Rimini nell’ambito di Ecomondo, promossa dal Consiglio Nazionale della Green Economy in collaborazione con il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica e il patrocinio della Commissione europea e del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

“La Relazione sullo Stato della Green economy del 2024". ha dichiarato Edo Ronchi, presidente della Fondazione Sviluppo Sostenibile, che coordina il gruppo di esperti che curano il rapporto annuale, "registra un aggravamento della crisi climatica, molto rapido in Italia, confermando che questo aggravamento resta la principale sfida che dobbiamo affrontare. Alcune cose si stanno facendo e alcuni risultati ci sono: le emissioni di gas serra sono diminuite, le rinnovabili elettriche hanno ripreso a crescere e facciamo passi avanti anche nella circolarità della nostra economia. Ma ancora troppo poco, non solo perché la sfida è globale e di vasta portata, ma perché non remiamo insieme, tutti nella stessa direzione. Alcuni rallentano l’impegno in questo cambiamento per altri obiettivi e altre priorità, così il quadro complessivo della transizione ecologica, risulta variegato, con alti e bassi, con poco slancio, con difficoltà, al di sotto dei suoi potenziali”.

Nel report, non si è mancato di parlare di agricoltura e di quanto, anche nel 2023 la crisi climatica clima abbia inciso sulla produzione e sulle performance economiche di questo settore. L’agricoltura ha registrato nel 2023 una flessione della produzione del 2,5%, prolungando una tendenza negativa che va avanti ormai da quattro anni. La produzione di vino ha subito una riduzione in volume del 17,4 %, in particolare delle elevate temperature e della carenza di precipitazioni. Una significativa diminuzione (-11,2%) ha caratterizzato anche la produzione di tutte le principali colture di frutta per gli effetti di eventi climatici sfavorevoli. Si è ridotta anche la produzione di olio (-3,0 % in volume) . Al 31 dicembre 2023 le superfici coltivate col metodo biologico sono aumentate del 4,5 % (dell’86,5 % negli ultimi 10 anni) Le coltivazioni biologiche corrispondono al 19,8 % della superficie agricola utilizzata (Sau). L’Italia si conferma anche leader in Europa per numero di prodotti agricoli di qualità certificata Dop, Igp, Stg: nel 2023 sono 838 (326 nel comparto del Food e 527 in quello del Wine), pari al 27,1 % del totale europeo.

In allegato a questa EFA News il testo integrale della relazione sullo Stato della Green Economy 2024.

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EFA News - European Food Agency
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