La Commissione Europea e la Norvegia hanno raggiunto un accordo su una serie di questioni in sospeso nel settore della pesca, tra cui una quota di merluzzo delle Svalbard per l'UE pari al 2,8274% del totale ammissibile di catture (Tac) per il prossimo anno e per gli anni successivi. Ciò consentirà alle navi dell’UE di pescare tale quota – corrispondente a 9.217 tonnellate nel 2025 – sia nelle Svalbard che nelle acque internazionali.

L’accordo – che segna un passo importante nel rafforzamento della cooperazione sulla gestione della pesca – è il risultato del dialogo ad alto livello recentemente istituito su iniziativa del presidente Ursula von der Leyen e del primo ministro norvegese Jonas Gahr Støre, durante il loro primo incontro co-presieduto lo scorso 15 luglio dal vicepresidente esecutivo del Green Deal europeo Maroš Šefčovič e dal ministro degli affari esteri norvegese Espen Barth Eide.

“Il nostro lavoro congiunto nell’ambito del dialogo ad alto livello UE-Norvegia ha dato i suoi frutti", ha dichiarato il vicepresidente Šefčovič. "Inserendo dinamismo costruttivo nei nostri colloqui – con l’obiettivo di raggiungere soluzioni equilibrate e reciprocamente vantaggiose – siamo riusciti ad affrontare alcune delle difficili questioni nel settore della pesca. Permangono sfide tra l’UE e la Norvegia nel settore della pesca. Devono essere affrontati con questo spirito, passo dopo passo”.

La questione è sorta dopo l'uscita del Regno Unito dall'UE e la successiva decisione della Norvegia di fissare una quota di merluzzo delle Svalbard per l'UE al di sotto dei diritti di pesca storici dell'Unione, influenzando così il sostentamento delle comunità di pescatori in diversi Stati membri.

L'accordo odierno è stato confermato attraverso due lettere tra Šefčovič e il ministro Eide. In queste lettere la Commissione si impegna a sostenere la proposta della Norvegia su una quota per lo scorfano nelle acque internazionali del Mar di Norvegia. Quest'ultima dovrà essere adottata dalla prossima Commissione per la pesca nell’Atlantico nordorientale (Neafc), seguita dai regolamenti dell’UE nel 2025.