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CLARA MOSCHINI

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Carrefour si schiera contro il Mercosur e il Brasile minaccia ritorsioni

Il colosso francese è con gli agricoltori francesi per frenare import di carne: rischio boicottaggio

L'opposizione di Carrefour all'accordo commerciale UE-Mercosur scatena una serie di reazioni in Brasile. Il colosso francese si è schierato a favore degli agricoltori per bloccare la prospettiva di importazioni di carne dal blocco sudamericano: l'opposizione di Carrefour ha scatenato varie reazioni nel Paese sudamericano, uno dei maggiori produttori ed esportatori di carne.

Tutto parte da Alexandre Bompard, amministratore delegato di Carrefour che si è schierato a sostegno degli agricoltori francesi, e del più ampio settore agricolo locale, in protesta: il ceo, in una post su LinkedIn, conferma l'impegno della catena di supermercati a non rifornirsi di carne da eventuali appartenenti all'intesa commerciale. Nel suo post, Bompard ha dichiarato: “In solidarietà con il mondo agricolo, Carrefour si impegna a non commercializzare alcuna carne proveniente dal Mercosur. Questo è il senso del mio messaggio ai presidenti dei sindacati agricoli. In tutta la Francia, sentiamo lo sgomento e la rabbia degli agricoltori di fronte al progetto di accordo sul mercato francese per la produzione di carne che non rispetta i suoi requisiti e standard. Speriamo di ispirare altri attori del settore agroalimentare e di dare impulso a un più ampio movimento di solidarietà, al di là anche del solo settore della distribuzione, che è già in prima linea nella lotta a favore dell'origine francese della carne che vende”.

Apriti cielo. Le obiezioni della Francia hanno generato un'immediata reazione in Brasile, patria di giganti della carne come JBS e Marfrig Global Foods, e uno dei Paesi che compongono il blocco Mercosur, insieme ad Argentina, Paraguay e Uruguay. In seguito al presunto boicottaggio di Carrefour in Francia, i gruppi industriali brasiliani hanno minacciato di non rifornire più i negozi di carne nei loro mercati nazionali pur di contrastare le promesse lanciate da Bompard: il colosso JBS sembra abbia già sospeso le forniture di carne ai negozi Carrefour in Brasile a partire da giovedì scorso 21 novembre.

Sulla questione si è schierato apertamente anche il ministero dell'Agricoltura e dell'allevamento (Mapa) brasiliano: in un comunicato il ministero ribadisce "la qualità e l'impegno dell'agricoltura brasiliana nei confronti della legislazione e delle buone pratiche agricole, in linea con le linee guida internazionali. Pertanto respinge le dichiarazioni del direttore generale di Carrefour Alexandre Bompard sulla carne prodotta dai Paesi del Mercosur". Il ministero, nello stesso comunicato ribadisce che “non accetterà vani tentativi di infangare o sminuire la riconosciuta qualità e sicurezza dei prodotti brasiliani e i suoi impegni ambientali. Ancora una volta, il Mapa ribadisce l'impegno dell'agricoltura brasiliana per la qualità, la salute e la sostenibilità degli alimenti prodotti in Brasile per contribuire alla sicurezza alimentare e nutrizionale in tutto il mondo”.

Allo stesso modo, anche l'Abiec, Brazilian association of meat exporting industries, l'Associazione brasiliana delle industrie esportatrici di carne ha espresso le sue preoccupazioni per i commenti di Bompard, rilasciando una dichiarazione insieme ad altri cinque organismi locali, tra cui la Brazilian animal protein association, l'Associazione brasiliana delle proteine animali e la Confederation of agriculture and livestock of Brazil, la Confederazione dell'agricoltura e dell'allevamento del Brasile. In una dichiarazione congiunta, i due gruppi hanno affermato di voler “esprimere il proprio ripudio nei confronti degli attacchi alla produzione agricola nel Mercosur”. Il gruppo guidato da Abiec ha aggiunto: “se l'amministratore delegato globale del Gruppo Carrefour, Alexandre Bompard, ritiene che Mercosur non sia un fornitore degno del mercato francese, che non è diverso dai mercati spagnolo, belga, arabo, turco e italiano, le entità sottoscritte ritengono che Mercosur non sarà adatto a rifornire Carrefour in nessun altro Paese”.

La questione si allarga in Francia

A dire il vero non è solo Carrefour a schierardsi contro il Mercosur in Francia. Anche il presidente Emmanuel Macron si oppone a un accordo di libero scambio con l'Ue nei termini ancora in fase di negoziazione: le preoccupazioni sue e di Bompard si concentrano sul mantenimento degli standard di qualità dei prodotti francesi, in particolare della carne, e nel proteggere gli agricoltori francesi dalla prospettiva di importazioni a basso costo.

E non è ancora tutto, perché un altro grande retailer transalpino di generi alimentari, ossia Les Mousquetaires, proprietario dei negozi Intermarché e Netto, si è unito al campo dell'opposizione a un eventuale accordo commerciale, assumendo la stessa posizione di Carrefour, ossia quella di non vendere carne proveniente da “Paesi del Sud America”. Les Mousquetaires ha dichiarato di “impegnarsi a non vendere carne di manzo, maiale e pollame proveniente dai Paesi del Sud America in tutti i suoi negozi in Francia. Inoltre, il gruppo si è impegnato a eliminare la carne proveniente dai Paesi del Mercosur nei piatti elaborati dei propri marchi. Attualmente si sta lavorando per sviluppare la catena di approvvigionamento di queste materie prime”.

Fc - 45860

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