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CLARA MOSCHINI

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Masaf commemora Marcora, indimenticato ministro dell'agricoltura

Lollobrigida: "Fu politico rispettato da tutti, difese costantemente gli interessi nazionali"

Convegno e targa commemorativa nel 50° anniversario della nomina a ministro dell'Agricoltura.

Un convegno e una targa commemorativa, a celebrazione di uno dei ministri dell'Agricoltura più duraturi e significativi nella storia della Repubblica italiana. Originario di Inveruno (Milano), Giovanni Marcora (1922-1983) ricoprì la titolarità dell'attuale Masaf dal 1974 al 1980, per poi ricoprire, poco prima della scomparsa, il ruolo di ministro dell'Industria (1981-1982).

Marcora è noto, comunque, in particolare per essere stato ideatore e primo firmatario della legge n°772/1972, istitutiva dell'obiezione di coscienza e del servizio civile. Durante la guerra partigiana, il suo nome di battaglia fu "Albertino". Imprenditore e militante democristiano, Marcora fu senatore dal 1968 al 1983, per quattro legislature.

In occasione del 50° anniversario della sua nomina a ministro, il ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste ha dedicato una tavola rotonda alla figura di Giovanni Marcora, "un uomo, un politico, un ministro rispettato da tutti, che per quasi sei anni ha saputo interpretare questo ruolo con autorevolezza in Italia e in Europa, dando stabilità e continuità alla difesa degli interessi nazionali", ha dichiarato il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida.

"Marcora", ha proseguito Lollobrigida, "non ha mai fatto un'assenza a Bruxelles e questo è un insegnamento che ci ha lasciato. Perché a Bruxelles si decide anche quello che succede in Italia, ed è fondamentale non mancare mai a quei tavoli, creare relazioni a prescindere dal colore politico dei governi. È stata una fortuna", ha aggiunto il ministro, "che abbia trascorso tanti anni al ministero dell'Agricoltura, un periodo che ha segnato profondamente la nostra Nazione e la sua politica agricola".

Lollobrigida ha quindi ricordato un'altra normativa varata da Marcora, la cosiddetta "Legge Quadrifoglio", che fu “un esempio di pianificazione, il primo tentativo di programmazione pluriennale in agricoltura”, oltra alla già menzionata “legge sull’obiezione di coscienza che insiste sul dovere di servire la patria non in armi: e ora c’è il servizio civile in agricoltura”.

Secondo il suo attuale successore, Marcora ebbe il merito della “difesa degli interessi italiani nell’ambito di un consesso in cui convintamente credeva”, quello europeo. La sua eredità, ha aggiunto Lollobrigida, si sostanzia nel "costruire un’Europa più credibile e correggendo i tanti errori messi in campo negli ultimi anni, che hanno indebolito alcuni settori strategici e messo in discussione la sovranità alimentare che l’Italia ha rilanciato e che oggi l’Europa ha raccolto in maniera convinta”.

Alla cerimonia sono intervenuti il senatore Gianfranco Rotondi, l'ex sottosegretario Bruno Tabacci, e il giornalista Luciano Ghelfi. Presente anche Barbara Marcora, figlia del senatore, alla quale è stata consegnata una targa in segno di riconoscimento per l'eredità del padre.

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