Mercato Vini Fivi fa il bis e supera l'edizione 2023
Con 1.008 vignaioli e 28mila visitatori, la manifestazione si conferma in crescita
Dopo tre giorni di festa in 30mila metri quadrati, la 13° edizione del Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti Fivi – Federazione Italiana dei Vignaioli Indipendenti si è chiusa a BolognaFiere confermando la manifestazione come il principale evento dei vignaioli italiani e uno dei più importanti in assoluto nel mondo del vino italiano, per appassionati e addetti ai lavori.
A parlare sono i numeri. Quello degli espositori era preceduto già da tempo dal segno ‘più’: 1008 i vignaioli e le vignaiole Fivi (23 in più della passata edizione) che hanno animato i padiglioni 29 e 30 di BolognaFiere, raccontando, offrendo all’assaggio e all’acquisto del pubblico oltre 8.000 vini.
Accanto alle cantine italiane, l’area espositiva e di degustazione del Mercato ha potuto vantare la presenza dei vignaioli europei delle associazioni nazionali bulgara e slovena appartenenti a Confédération Européenne des Vignerons Indépendants (Cevi).
Senza contare, al padiglione 30, le 32 aziende iscritte alla Federazione Italiana Olivicoltori Indipendenti (Fioi), con una partecipazione più nutrita rispetto al Mercato 2023, che ha consolidato il gemellaggio stretto da Fivi e Fioi all’insegna delle produzioni agricole di qualità, artigianali e di territorio.
Una volta aperte le porte al pubblico, il trend di crescita rilevato sul fronte dei produttori ha trovato immediata risonanza nei dati di visitazione: dal 23 al 25 novembre, l’affluenza è stata costante e ha portato il bilancio del Mercato dei Vini a quota 28.000 ingressi.
Confrontando l’andamento di quest’anno con quello della passata edizione – la prima allestita a BolognaFiere –, si è potuto osservare un picco nella giornata inaugurale di sabato 23 (+2.000 visitatori) e una buona tenuta in quelle di domenica 24 (malgrado lo sciopero proclamato dal personale di treni e ferrovie) e di lunedì 25, quest’ultima più spiccatamente rivolta agli operatori professionali (ristoratori, enotecari, piccoli trader esteri, etc.).
"Il Mercato dei Vini è un evento a cui Fivi tiene molto: come diciamo spesso, è come se aprissimo tutti assieme le nostre cantine, in un unico grande luogo", sottolinea Lorenzo Cesconi, presidente Fivi. "Nell’organizzarlo, cerchiamo di fare del nostro meglio per accogliere il pubblico. Con numeri così alti, soprattutto nella prima giornata, ovviamente qualcosa può andare storto: ma siamo certi che i visitatori siano riusciti ad apprezzare l’entusiasmo e la passione che gli oltre 1.000 vignaioli presenti al Mercato mettono nel loro lavoro e nel racconto dei loro vini. Non è stato, peraltro, un anno semplice: né dal punto di vista agronomico, né dal punto di vista di mercato", prosegue Cesconi. "Viviamo una fase complessa e, come testimoniato dal report su Fivi realizzato da Nomisma, è forte la preoccupazione dei nostri soci nell’affrontare il futuro. Per questo motivo, il successo del Mercato dei Vini è ancora più importante, per i nostri soci e per tutto il settore: quest’anno rappresenta una boccata di ossigeno davvero necessaria".
«Siamo molto soddisfatti della grande partecipazione a questa edizione del Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti", dichiara il presidente di BolognaFiere Gianpiero Calzolari. "Già il primo giorno abbiamo registrato una crescita dei visitatori. Questo evento, aperto a tutti gli appassionati del buon vino e dell’olio di qualità, si sta radicando rapidamente in città, grazie anche alla collaborazione del Comune di Bologna, degli associati di Confcommercio Ascom e di Amo. La città sta rispondendo con calore, dimostrando di voler accogliere la comunità dei vignaioli indipendenti e i valori di sostenibilità che le piccole e le medie cantine promuovono. Con il Mercato dei Vini, BolognaFiere si consolida come riferimento fieristico di primo piano per i produttori e i consumatori di vini di eccellenza, sostenibili, saldamente legati alla storia e alla cultura dei territori. E ora, appuntamento a febbraio con la Slow Wine Fair 2025».
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