Amadori: recuperato 93% rifiuti, sempre più energia autoprodotta
Azienda cesenate presenta il suo quarto report di sostenibilità
Amadori - The Italian Protein Company, fra i leader in Italia nel settore agroalimentare, presenta il quarto Report di Sostenibilità, relativo all’esercizio 2023. Confermando anche per questa edizione la scelta di utilizzare i Gri Sustainability Reporting Standards, uno dei più riconosciuti a livello internazionale, il nuovo Report, in continuità con le precedenti edizioni, ha analizzato le azioni volte allo sviluppo sostenibile e gli investimenti del Gruppo lungo tutta la catena del valore.
Pur in un contesto macroeconomico complesso, che ha mostrato il volto del cambiamento climatico anche negli stessi territori in cui l’azienda opera, Amadori ha confermato e ampliato il suo impegno ribadendo la priorità di temi come la sostenibilità a 360°, il benessere di tutti gli attori della filiera integrata e l’uso il più possibile virtuoso di ogni risorsa.
La direzione intrapresa dal Gruppo in termini di responsabilità sociale d’impresa è testimoniata anche dalla definizione del “Purpose” aziendale, condiviso nel corso di questi mesi con tutte le collaboratrici e i collaboratori dell’azienda, che pone l’accento sull’obiettivo di nutrire le comunità di oggi e di domani con proteine buone per tutti, prendendosi cura degli ecosistemi di cui il Gruppo fa parte.
Nel 2023 Amadori ha confermato l’impegno nel conseguimento di una rendicontazione sempre più puntuale degli impatti ambientali ed energetici, della gestione dei rifiuti e dell’ottimizzazione e recupero delle risorse.
Proprio in quest’ottica, in coerenza col Piano Strategico volto a estendere l’offerta alimentare a tutto il campo delle proteine (come testimoniato dal nuovo corporate brand “Amadori - The Italian Protein Company”) per la prima volta il perimetro di rendicontazione inerente al climate change è stato ampliato e, da questa edizione del Report, include le società acquisite negli ultimi anni (Rugger/Lenti e Forno d’Oro) e le filiere del suino e delle uova.
Fra gli altri dati rilevanti in ambito ambientale, di tutta l’energia elettrica autoprodotta nel 2023 sia da impianti fotovoltaici che da cogeneratori di proprietà, la maggior parte (oltre l’85%) è stata destinata all’autoconsumo, per soddisfare circa il 20% del fabbisogno elettrico totale.
Inoltre, circa il 22% dell’energia elettrica prelevata da rete è stata acquistata “coperta” da G.O. (Garanzia di Origine), in aumento del 4% rispetto al 2022, evidenziando l’impegno del Gruppo nel privilegiare ove possibile le fonti rinnovabili e, di conseguenza, ridurre le emissioni di gas a effetto serra prodotte dalle proprie attività.
L’attenzione verso gli aspetti energetici è testimoniata anche dall’ottenimento della certificazione Iso 50001 (sistema di gestione dell’energia) per lo stabilimento di Mosciano Sant’Angelo (TE), che si aggiunge a quello di Cesena.
Analoga attenzione è stata prestata alla gestione dei rifiuti, volto a diminuire l’impatto derivante dall’attività di tutta la filiera integrata. Nella Zoomangimistica il 93% dei rifiuti sono destinati al recupero e il 7% allo smaltimento, percentuali che confermano un andamento già migliorato rispetto all’anno precedente. Per quanto riguarda la Tral (Trasformazione Alimentare) e le filiali la quasi totalità dei rifiuti generati, il 99,4%, è indirizzata al recupero e solo una parte residua (0,6%) allo smaltimento.
Inoltre, si conferma l’impegno a promuovere il riciclo, ad esempio con packaging sempre più eco-compatibili, grazie all’utilizzo di film mono-materiali in sostituzione di quelli multi-materiale per agevolarne lo smaltimento differenziato, alla riduzione della grammatura dei film fino a un risparmio di 7 tonnellate e all’utilizzo di Pet riciclato, portato al 60% in media (con punte del 100% per specifiche referenze di marca).
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