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CLARA MOSCHINI

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Inps, nel 2023 in Italia 4,3 milioni lavoratori stranieri

Nel comparto agricolo sono impegnate 293 mila persone con 9.500 euro di retribuzione media

Nel 2023 sono 4.384.044 i cittadini stranieri, comunitari e non comunitari, presenti nelle banche dati dell’Inps, di cui 3.820.718 (87,2%) sono lavoratori attivi, 319.456 (7,3%) pensionati e 243.870 (5,6%) percettori di prestazioni a sostegno del reddito (disoccupazione o mobilità). È quanto emerge dall'ultimo aggiornamento dell'osservatorio sui lavoratori stranieri in Italia pubblicato dall'Inps, secondo cui il 73,9%, pari a 3,2 milioni di persone, proviene da Paesi non comunitari, il 6,5%, circa 283 mila, da Paesi comunitari dell’UE15 e il 19,6%, circa 859 mila persone, dai restanti Paesi dell’UE. 

Nel 2023 gli stranieri che lavorano, cioè 3,8 milioni di prsone, sono in maggioranza lavoratori dipendenti del settore privato: 3,3 milioni (57,5% maschi) con retribuzione media annua di circa 16.000 Euro. Più in dettaglio: 2,6 milioni lavorano in settori diversi dall’agricoltura (64,5% maschi) e hanno una retribuzione media annua di circa 18.000 Euro; circa 293 mila lavorano nel settore agricolo (74% maschi) con retribuzione media di circa 9.500 Euro; circa 492 mila sono lavoratori domestici (11% maschi) con una retribuzione media di circa 9.300 Euro.

Dall’analisi per Paese nel 2023 troviamo che le principali provenienze degli stranieri sono la Romania, con 706 mila persone (16,1% del complesso degli stranieri rilevati dagli archivi dell’Istituto), l’Albania con quasi 428 mila persone (9,8%), Marocco (342 mila, 7,8%), Cina (223 mila, 5,1%) e Ucraina (217 mila, 5,0%).

Tra i cittadini stranieri prevale il genere maschile (56,7%) ma con forti differenze tra i Paesi con valori massimi per Pakistan (94,6%), Bangladesh (93,7%), Egitto (92,0%), Senegal (82,8%), India (78,0%) e Marocco (71,3%) e valori minimi per Ucraina (20,8%), Moldova (33,3%), Perù (40,7%) e Filippine (42,5%).

Per quanto riguarda l’età i non comunitari sono generalmente più giovani: quasi la metà ha meno di 39 anni (45,6% contro il 31,3% dei comunitari); il 43,3% ha tra i 40 e i 59 anni (contro il 52,5% dei comunitari) e l’11,1% ha più di 60 anni (contro il 16,2% dei comunitari). Il 61,8% degli stranieri censiti negli archivi dell’Istituto nel 2023 risiede o lavora in Italia settentrionale, il 23,3% in Italia centrale e il 14,9% nel Mezzogiorno (Italia meridionale e Isole). Rispetto alla popolazione residente, al Nord l’incidenza degli stranieri è di 9,9 su 100 residenti, al Centro 8,7 e al Sud e Isole 3,3. A livello nazionale l’incidenza si attesta a 7,4 stranieri per 100 residenti.


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