Nespresso: il caffè come opera d'arte culinaria
Menù in sei portate proposte in pairing con sei bevande trattate come piatti liquidi
Un vero e proprio viaggio che parte dai Paesi esotici e arriva nel cuore dell’Altopiano di Asiago.
Un’esperienza gastronomica completamente inedita che mette il caffè al centro di un menu stellato di sei portate proposte in pairing a sei bevande trattate come piatti liquidi, elevando il caffè ad opera d’arte culinaria, per un viaggio da vivere attraverso i cinque sensi.
Frutto dell’estro creativo e della filosofia di cucina unica di chef Alessandro Dal Degan, fatta di rispetto per il gusto, per la materia prima e per l’ambiente inteso come habitat e intreccio di relazioni tra uomo e natura, il nuovo menu è un viaggio sensoriale che parte dalle Terre di Origine del caffè e giunge fino all'Altopiano di Asiago.
Un racconto unico, che esalta tutte le caratteristiche di questa preziosa materia prima, creando un armonioso sodalizio in cui sei caffè monorigine parte della gamma Origins Nespresso Professional vengono affiancati a ingredienti autoctoni, raccolti direttamente nei boschi o acquistati da piccoli produttori locali, come da filosofia dello Chef. Un dialogo costante in cui le origini dei caffè - Brasile, Perù, Congo, Guatemala, India e l'ultima novità Indonesia – si fondono con i sapori della campagna Veneta.
In un approccio alla cucina frutto di contrasti delicati e di una ricerca profonda, orientata a mantenere integra la natura degli ingredienti, nel pieno rispetto dei cicli naturali e della biodiversità, il menu di chef Dal Degan ripercorre le tappe di un viaggio che nelle prime tre portate accompagna gli ospiti in Brasile, Perù e Congo rispettivamente con assaggi in cui il caffè viene utilizzato alla stregua di una spezia, per conferire tocchi di profumo che fungono da completamento gustativo o esaltatore degli altri ingredienti. Ne è un esempio il caffè di origine brasiliana che viene utilizzato come noce moscata in una fonduta che farcisce un piccolo bignè salato, proposto dallo chef in abbinamento ad un bitter a base caffè; o ancora il monorigine peruviano che con le sue note leggermente acide e floreali bilancia la componente “umami” di un mix di funghi selvatici utilizzati sia nel piatto che nella bevanda, un infuso di fungo fermentato con zenzero e caffè; fino ad arrivare al caffè originario del Congo, che con le sue note di cereali tostati è il perfetto sostegno di una linguina cotta in un brodo di cavolfiore alla brace, da degustare insieme ad anice, mezcal e caffè.
Le tappe successive conducono in Guatemala, con un caffè dal gusto spiccatamente dolce che aiuta a bilanciare le note amaricanti del carciofo e intensamente sapide dell’ostrica; e si arriva poi in India, con protagonista una miscela dalla grande potenza gustativa che dona corpo e sensazioni tostate ad un topinambur arrostito, utilizzato sia nel piatto che nella bevanda. E, come destinazione finale di questo viaggio meraviglioso, chef Dal Degan ha scelto l’Indonesia, dove il caffè è fondamento del piatto, del dessert nello specifico, trasformandosi in un gelato croccate, vellutato e suadente, che gioca a nascondino con mandorla e uvetta, da assaporare sorseggiando un Irish coffee.
“In questo menu il caffè si inserisce perfettamente nella mia filosofia di cucina basata sul rispetto per l’ambiente e per la nostra Terra. Un approccio in cui il sapore di ogni piatto è frutto della materia, intesa come materia prima, ma anche materia di pensiero e argomento di riflessione. Un flusso in cui instaurare un dialogo autentico con i territori attraverso un approccio concreto alla sostenibilità”, ha commentato chef Dal Degan. “Rendere il caffè protagonista di un intero percorso, in un alternarsi unico di piatti e bevande, mi ha dato la possibilità di intrecciare innovazione e sostenibilità rendendoli elementi centrali: innovazione applicata alle differenti tecniche attraverso le quali il caffè viene proposto; sostenibilità che si eleva dal concetto di ‘chilometro zero’ a quello di ‘chilometro buono’. Un passaggio in cui la scelta del caffè, ingrediente che ha origini lontane, è guidata dalla scelta di prodotti che sono certo provenire da filiere sostenibili, rispettose dell’ambiente e dei territori e di reale sostegno alle comunità locali. Da qui la scelta naturale dei caffè Nespresso per questa mia ultima creazione”.
Un’esperienza che travalica i confini geografici e della tavola, in cui il gusto si estende oltre il palato abbracciando tutti i sensi, e che sarà possibile vivere da inizio 2025 durante serate evento dedicate al mondo del caffè, in collaborazione con Nespresso, presso l’Osteria della Tana (Asiago), alla scoperta delle origini e dei profili aromatici dei caffè e dei sapori autentici di un territorio ancora poco esplorato. Un menù che, rispettando la filosofia dello chef secondo cui “la stagione è il metronomo che detta il ritmo del gusto”, evolverà nel tempo nel pieno rispetto dei cicli naturali utilizzando ingredienti stagionali e sarà servito seguendo un approccio volto a ridurre gli sprechi e ad ottimizzare le risorse, contribuendo ad aggiungere un livello narrativo all’esperienza in cui la sostenibilità è rappresentata come impegno concreto e non come mero concetto astratto, approccio che unisce chef Dal Degan e Nespresso.
EFA News - European Food Agency