Vabbe' che l'agro romano era una realtà pubblica tutelata perfino sotto l'Antica Roma, ma fa specie che il comune di Roma celebri in pompa magna una sua tenuta da 2.000 ettari che gestisce in concorrenza con gli imprenditori agricoli "privati". Ora, visto lo sfascio cronico delle "imprese" gestite dal Campidoglio, come l'Atac o l'Ama in primis, ci domandiamo con quale efficienza venga gestita la tenuta di Castel di Guido, pomposamente definita sul sito del comune "la più grande azienda agricola pubblica d’Europa".

Intanto apprendiamo che nel kolkoz del compagno Gualtieri e della commissaria del popolo Sabrina Alfonsi si coltiva anche l'olio, il quale ha ottenuto la certificazione Igp Roma, un riconoscimento che valorizza la qualità dell'uliveto, il territorio dell'agro romano e il lavoro del personale aziendale. "Questo risultato testimonia l'eccellenza dei prodotti del nostro territorio, capaci di affermarsi come volano di sviluppo economico e turistico, e rappresenta un passo significativo nel nostro impegno per tutelare e promuovere l'agricoltura biologica e sostenibile", ha dichiarato esultante Sabrina Alfonsi, assessore all'Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei Rifiuti.

Per celebrare questo traguardo, il prossimo 15 dicembre, l'Azienda Agricola di Castel di Guido aprirà le sue porte con una grande festa di Natale dedicata alla cittadinanza.

Insomma, come sempre a Roma, "panem (olium) e circenses"!