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CLARA MOSCHINI

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Eataly, i kit gastronomici per le feste

Tra nuovi lanci e conferme, le proposte per imbandire tavole last minute di qualità

Alle prese con gli acquisti natalizi, gli italiani si preparano a spendere anche (e soprattutto) per pranzi e cenoni. Visto che solo circa il 32,3% trascorrerà fuori casa almeno uno tra i due pasti principali delle Feste. Secondo i dati dell’Osservatorio Nazionale Federconsumatori diffusi proprio in queste ore la spesa media per il menu classico della vigilia del 24 dicembre (e cioè con più portate di pesce e abbondanza di dolci e bollicine) sarà di 44,35 euro a persona, con un incremento del +6% rispetto allo scorso anno, per un totale di Euro 266,10 per una famiglia di 6 componenti.

Più caro invece il cenone di Capodanno per il quale invece, rispettando i canoni classici che prevedono salmone, pasta fresca, pesce, zampone, lenticchie, dolci e ripetuti brindisi, il menu costerà 56,70 euro a persona (+9% rispetto al 2023), per un totale di Euro 340,20, sempre in una famiglia di 6 componenti.

Nel rush finale della corsa agli approvvigionamenti molto gettonato il ricorso a servizi di catering e piatti pronti. Ma anche all’acquisto di kit completi per imbandire in solo colpo le tavole conviviali.

A questo proposito Eataly, forte di oltre 20.000 prodotti selezionati nei 19 store sparsi per lo stivale, propone quest’anno una serie di novità. Tra queste un corredo ready to eat per happy hour, ricco di salumi, olive, tarallini, caponata, formaggi e bollicine per brindare nei giorni di festa o stuzzicare prima di sedersi a tavola.

Insieme alla confezione di eccellenze Made in Eataly, che per la prima volta propone, tutti insieme in occasione del Natale, 10 prodotti, dal panettone (lievitato di successo nato nel 2023) o dall’olio al caffè, passando per la pasta e le creme spalmabili, realizzati dalla factory piemontese.

E siccome pacco che che vince non si cambia ecco confermato il kit per la cena di Capodanno, inaugurato lo scorso anno, comprendente 8 proposte italiane cult, tra cui ovviamente cotechino, lenticchie, rigatoni e ragu’. Per i pasionari del dolce da segnalare poi il nuovo pacco “assemblato” di prodotti sweet, per un overdose di torroni, biscotti cantucci, tavolette di cioccolato e gianduja spalmabile, da gustare con Moscato d’Asti annesso.

Tutte proposte queste ideate (anche) per andare incontro ad esigenze last minute e a chi non ha avuto tempo di fare gli acquisti gastronomici di rito. Molte richieste poi, insieme ai panettoni gastronomici salati, faciti e non, le paste fresche realizzate nei pastifici interni, specie negli store di Milano, Torino e Roma. E se nella Capitale (quello di Ostiense è il più vasto Eataly del globo) tengono banco i ravioli Assoluti, a base di un solo ingrediente, del pastificio Secondi, a Torino, e da poco anche a Milano, riscuotono successo le ricette classiche piemontesi del pastificio Plin Alciati, dagli agnolotti pizzicati o di magro, fino ai tortelli e ai cappelletti.

Per il sesto anno consecutivo peraltro, per ogni confezione natalizia acquistata verrà donato l’equivalente di un pasto nutriente al World Food Programme dell'Onu.

Riguardo all’export sono i panettori (tra cui i due nuovissimi pere
e cioccolato e al Limoncello) a riscuotere maggior successo all’estero: Eataly conta 52 negozi nel mondo. L’azienda ha chiuso il 2023 con un fatturato di 656 milioni di euro (+9% rispetto al 2022)

Molto forte l’orientamento verso il mercato nordamericano, provenendo solo dagli USA il 61% dei ricavi consolidati (con un fatturato 2023 di 470 milioni di Euro), contro il 38,5% derivante dall’Europa.

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