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CLARA MOSCHINI

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Anche Oltremanica gli agricoltori piangono

Contestata al governo modifica tassa successioni. 40 trattori in piazza a Oxford

La rimontante protesta degli agricoltori non riguarda soltanto l'Unione Europea. Nel vicino Regno Unito, unico ex membro UE, una quarantina di trattori hanno fatto la loro apparizione nel centro di Oxford, in occasione della partecipazione del ministro dell'Ambiente, dell'Agricoltura e dell'Alimentazione Steve Reed a una conferenza agricola nazionale. Pomo della discordia la modifica all'imposta sulle successioni, oggetto di una riforma del governo laburista.

Reed si è detto "dispiaciuto" che le decisioni abbiano sconvolto gli agricoltori, ma ha sostenuto che "le finanze stabili sono il fondamento della crescita economica necessaria".
Il ministro si è così espresso dopo aver spiegato il piano dell'esecutivo per rendere più redditizia l'agricoltura britannica nei prossimi 25 anni.

Il discorso di Reed si è concentrato sulla futura redditività della produzione alimentare nazionale, mentre gli agricoltori guardano più al presente e a un futuro immediato che appare in salita. Da aprile 2026, i beni agricoli ereditati per un valore superiore a 1 milione di sterline, saranno soggetti a una tassa del 20%, ovvero la metà della normale aliquota dell'imposta di successione. Molti agricoltori sostengono che, sebbene siano ricchi di beni - terreni e bestiame in primis - si ritrovano poveri di denaro e i cambiamenti in atto li indurrebbero a vendere per poter pagare la tassa.

Durante la conferenza, mentre i trattori suonavano i clacson all'esterno, Reed ha puntato l'attenzione sul deficit di 22 miliardi di sterline lasciato dall'ultimo governo conservatore. A nome del governo, il ministro ha quindi promesso un "nuovo accordo per gli agricoltori" che dovrebbe aiutarli a diventare più redditizi. Le misure previste dall'accordo includono l'adempimento dell'impegno del programma laburista di garantire che il 50% del cibo nelle scuole, negli ospedali, nelle basi militari e nelle prigioni pagato con denaro pubblico provenga da fattorie locali o sia prodotto secondo elevati standard ambientali.

Reed ha detto alla Bbc che tale misura potrebbe valere 2,5 miliardi di sterline per i produttori alimentari nazionali, aggiungendo: "Quello che annuncio oggi sono misure severe che metteranno denaro direttamente nelle tasche degli agricoltori per il duro lavoro che hanno svolto per mettere il cibo su tutte le nostre tavole". Il governo si sta anche impegnando a ridurre la burocrazia di pianificazione per rendere più veloce per gli agricoltori la costruzione di fienili e altre infrastrutture necessarie per aumentare la produzione alimentare e aiutarli a diversificare le loro attività con negozi agricoli e case vacanze.
Reed ha aggiunto che il governo renderà più facile per le aziende agricole fornire energia da pannelli solari in loco e turbine eoliche alla rete energetica.

Promesse che soddisfano soltanto a metà i rappresentanti degli agricoltori. Secondo Tom Bradshaw, presidente del National Farmers' Union of England and Wales (Nfu), "se gli agricoltori fossero davvero fiduciosi sul loro futuro, penserebbero che in realtà ci sia parecchio di ciò che ci piace: pianificare la riforma, tagliare la burocrazia, assicurarsi che la produzione alimentare sia redditizia". Invece, contesta Bradshaw, "molti sono preoccupati di arrivare alla fine del 2025, per non parlare di cosa succederà tra 25 anni".

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EFA News - European Food Agency
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