Constellation Brands, produttore beverage statunitense conosciuto soprattutto per il marchio di birra Corona, ha tagliato le sue previsioni per l'anno fiscale 2025, in quanto i consumatori appaiono "cauti" nella spesa. Il produttore, che ha in portafoglio tra gli altri la birra Modelo, il vino Kim Crawford e la Corona, appunto, ha abbassato le aspettative di crescita del fatturato netto organico portandole dal 4%-6% al 2%-5%: l'azienda ha anche abbassato le previsioni di utile per azione (EPS) a 3,90-4,30 dollari da 4,05-4,25 dollari, mentre l'EPS comparabile è stato rivisto a 13,40-13,80 dollari da 13,60-13,80 dollari.

In concomitanza con la pubblicazione dei risultati trimestrali, il presidente e amministratore delegato Bill Newlands ha dichiarato agli analisti che il gruppo ha ridotto le sue previsioni a causa di “un'incertezza a breve termine sul momento in cui i consumatori torneranno a spendere in modo più normale”. Il manager ha aggiunto che Constellation continua a vedere “una spesa contenuta e un comportamento di ricerca del valore” da parte dei consumatori, che è “emerso” per la prima volta nel secondo trimestre. Per quanto riguarda il segmento della birra, uno dei principali motori dei ricavi, Constellation prevede ora una crescita delle vendite nette del 4-7%, rispetto al precedente aumento del 6-8% stabilito in ottobre. 

Il gruppo ha anche aumentato le previsioni di calo delle vendite nette della divisione vini e liquori dal 4%-6% al 5-8%. Le aspettative di crescita del reddito operativo per la birra sono state ridotte al 9%-12% dall'11%-12%, mentre per il vino e gli alcolici si prevede un calo del reddito operativo più ampio, pari al 17%-19%, rispetto al precedente intervallo del 16%-18%.

Nel terzo trimestre conclusosi il 30 novembre, il fatturato netto di Constellation è rimasto invariato rispetto all'anno precedente, attestandosi a 2,46 miliardi di dollari. Anche l'utile operativo è cresciuto solo dello 0,5% rispetto all'anno precedente, raggiungendo 793 milioni di dollari.
Le vendite di birra dell'azienda sono aumentate del 3% a 2,03 miliardi di dollari nel terzo trimestre, grazie a un aumento dell'1,6% dei volumi di spedizione. I vini e gli alcolici, invece, hanno subito un crollo del 14% delle vendite nette, scese a 431,4 milioni di dollari, in gran parte a causa di un calo del 16,4% dei volumi di spedizione, attribuito a una “domanda più debole da parte dei consumatori” e al continuo “destoccaggio delle scorte dei rivenditori” nel mercato all'ingrosso statunitense.

Nei nove mesi conclusi il 30 novembre, Constellation Brands ha registrato vendite nette per 8 miliardi di dollari, con un aumento del 2,6% rispetto al 2023: l'utile lordo è aumentato del 5% a 4,2 miliardi di dollari, mentre l'utile operativo è sceso dell'80% a 505 milioni di dollari.