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CLARA MOSCHINI

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Il primitivo di Manduria regalato a Sinner è falso

Il Consorzio di tutela: le 73 bottiglie donate al tennista non sono l'originale Doc

È il Consorzio di tutela del Primitivo di Manduria che, dall'alto della sua autorità, pone fine dopo pochi giorni (per fortuna) alla querelle del vino regalato al numero uno del tennis Jannik Sinner. La presa di posizione ufficiale dell'ente che opera in regime di erga omnes (ed è quindi autorizzato a segnalare possibili utilizzi illeciti del nome) arriva oggi con un comunicato ufficiale in cui l'organizzazione mette, di fatto, a tacere tutti: le 73 bottiglie etichettate come "Rosso Jannik" non sono Primitivo di Manduria Doc. Questo perché sono sprovviste della fascetta apposita, il contrassegno di Stato introdotto proprio a tutela della denominazione e diventato elemento che garantisce l’autenticità del vino e lo protegge da contraffazioni. 

“La fascetta di Stato -spiega il presidente del Consorzio, l’avvocato Novella Pastorelli-, che ho voluto fortemente ed ottenuto durante il mio primo mandato è stata introdotta proprio a tutela della nostra denominazione ed è un importantissimo elemento che garantisce l’autenticità del vino e lo protegge da contraffazioni. Ogni fascetta contiene informazioni cruciali: l'emblema dello Stato italiano e la dicitura 'ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste' che confermano la supervisione istituzionale; la sigla Doc che identifica la denominazione del vino; un numero progressivo unico e una serie alfanumerica che rendono ogni bottiglia tracciabile; un codice a barre bidimensionale che contiene ulteriori informazioni per la tracciabilità; in alcuni casi, anche il nome della denominazione o il logo ufficiale. La fascetta integra anche sistemi di sicurezza visibili e invisibili per prevenire frodi, ed è registrata nei registri di cantina per garantire la tracciabilità. Inoltre, l'Ispettorato Centrale per la tutela della qualità e la repressione delle frodi (ICQRF) verifica costantemente che le fascette siano correttamente applicate e che non vi siano anomalie”.
 
"Alla luce di questo -prosegue il presidente del Consorzio nel comunicato ufficiale- appare chiaro che il Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria non può considerare e riconoscere come 'autentiche' le bottiglie di vino regalate al campione di tennis Jannik Sinner perché sprovviste del contrassegno di Stato e ha provveduto tempestivamente a segnalare a tutte le autorità competenti per materia un possibile uso fraudolento del nome della Denominazione, oltre che un grave ed un ingente danno all’immagine del Consorzio e delle tre filiere che si prodigano per produrlo e commercializzarlo rispettando il disciplinare della produzione e della commercializzazione. Si è altresì provveduto -conclude il comunicato del Consorzio-, nell’immediatezza della notizia, ad attivare gli agenti vigilatori, i quali hanno già posto in essere tutte le verifiche necessarie. Si invitano pertanto gli operatori a non perseguire pratiche sleali e scorrette. Ci siamo altresi attivati affiche Jannik possa avere l’autentico Primitivo di Manduria Doc e Docg.

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EFA News - European Food Agency
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