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CLARA MOSCHINI

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Aviaria. Ecdc-Efsa: l'incognita delle mutazioni genetiche

Parere scientifico e relative linee guida, raccomandando vigilanza /Allegati

I virus dell'influenza aviaria rappresentano una minaccia crescente, con il potenziale di adattarsi agli esseri umani e innescare future pandemie. Utilizzando un approccio One Health, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) e l'Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) hanno pubblicato un parere scientifico che valuta le mutazioni del virus dell'influenza aviaria e il potenziale di questi virus di diffondersi agli esseri umani, insieme a raccomandazioni per i settori della salute pubblica e animale. Il lavoro delle due agenzie si basa su dati estesi, tra cui analisi genetiche, studi di casi umani e presenza di anticorpi, per delineare i rischi attuali e le strategie di mitigazione.

"Gli sviluppi globali richiedono che restiamo vigili e che ci assicuriamo che l'Europa sia pronta a rispondere alla minaccia dell'influenza aviaria", ha affermato Pamela Rendi-Wagner, direttore dell'Ecdc. "L'Ecdc sta supportando gli Stati membri dell'UE/See nella preparazione, prevenzione e contenimento di potenziali futuri focolai negli animali e negli esseri umani. Avere solidi piani di preparazione è fondamentale per proteggere la salute pubblica in Europa".

"Nel 2024, i virus dell'influenza aviaria hanno ampliato la loro portata, infettando specie precedentemente non colpite. Il nostro lavoro identifica mutazioni chiave legate a una potenziale diffusione agli esseri umani, che richiedono una rapida individuazione e risposta. La collaborazione e la condivisione dei dati lungo la catena degli attori coinvolti rimangono essenziali per affrontare le situazioni emergenti", ha dichiarato Bernhard Url, direttore esecutivo facente funzione dell'Efsa.

Gli esperti hanno generato un elenco completo di mutazioni, da cui hanno identificato 34 mutazioni genetiche che potrebbero aumentare il potenziale di diffusione dei virus dell'influenza aviaria agli esseri umani. Utilizzando l'analisi molecolare e la sorveglianza genomica, i laboratori di sanità pubblica e animale possono fare riferimento all'elenco delle mutazioni, che dovrebbe essere costantemente aggiornato, per monitorare l'emergere di ceppi che potrebbero potenzialmente trasmettersi agli esseri umani.

Il parere scientifico identifica anche come l'adattamento dei virus dell'influenza aviaria ai mammiferi possa essere guidato da fattori quali mutazioni genetiche, la miscelazione di materiale genetico tra virus e l'interazione con la risposta immunitaria dell'ospite, insieme a fattori estrinseci che possono aumentare le possibilità di trasmissione agli esseri umani, come attività umane e cambiamenti ambientali che aumentano il contatto tra fauna selvatica, pollame, bestiame ed esseri umani. L'agricoltura intensiva, le scarse pratiche di biosicurezza, la deforestazione, l'urbanizzazione e il commercio globale amplificano il rischio di trasfusioni dagli animali agli esseri umani.

Ecdc ed Efsa hanno quindi elaborato una serie di raccomandazioni:

- Analisi genetica: utilizzare il sequenziamento genetico per rilevare precocemente mutazioni o adattamenti virali ai mammiferi. Investire in sistemi per identificare rapidamente virus e mutazioni emergenti che consentono la diffusione dagli animali agli esseri umani.

- Sorveglianza degli animali: monitorare i mammiferi malati o morti collegati a uccelli selvatici, pollame o mammiferi infetti. Monitorare le malattie inspiegabili durante i periodi ad alto rischio e le aree con influenza aviaria.

- Sorveglianza della salute pubblica: testare gli individui esposti e inviare regolarmente campioni per identificare ulteriormente il sottotipo di influenza. Durante le epidemie negli animali, gli ospedali dovrebbero migliorare la sorveglianza e la vigilanza, soprattutto durante i picchi della stagione influenzale quando aumenta il rischio di mescolanza di materiale genetico tra virus.

- Misure di prevenzione: implementare solide misure di biosicurezza negli allevamenti, formare il personale, vaccinare il pollame e preparare piani di risposta alle epidemie. Assicurarsi che gli esseri umani a rischio seguano le linee guida per la vaccinazione antinfluenzale e il trattamento antivirale. Misure di preparazione alla salute pubblica: sensibilizzare i gruppi ad alto rischio, il pubblico in generale e formare gli operatori sanitari a riconoscere e gestire l'influenza aviaria. Garantire piani di risposta coordinati per i casi umani. Sviluppare linee guida e procedure operative standard per i test degli individui esposti e dei contatti dei pazienti, inclusi protocolli preventivi. Garantire piani di risposta coordinati per i casi umani come parte dei piani nazionali di prevenzione, preparazione e risposta.

Insieme al parere scientifico, le agenzie hanno anche sviluppato una guida su come indagare e controllare i focolai di influenza aviaria che colpiscono sia gli esseri umani che gli animali, utilizzando un approccio One Health coordinato. Gli esperti hanno sviluppato diagrammi di flusso che delineano le azioni di risposta per cinque scenari di focolaio all'interfaccia uomo-animale-ambiente, sottolineando l'importanza di una risposta interdisciplinare tra tutte le parti interessate. Questo lavoro supporterà gli Stati membri nella creazione di linee guida nazionali su misura.

In allegato a questa EFA News, il testo integrale del rapporto Ecdc-Efsa e le linee guida.

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EFA News - European Food Agency
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