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CLARA MOSCHINI

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Trump, avanti tutta con i dazi

Confermate tariffe del 25% su Canada e Messico: colpiti auto, legname e altri beni

Il presidente americano Donald Trump conferma la linea dura in tema di dazi, ribadendo la volontà di imporre tariffe aggiuntive contro Messico, Canada e Cina e minacciando anche un attacco ai BRICS se abbandoneranno il dollaro. "L’idea che i paesi Brics stiano cercando di allontanarsi dal dollaro, mentre noi restiamo a guardare, è finita", scrive Trump in un post su Truth Social, prendendo una posizione dura nei confronti del blocco formato da Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica, che avevano annunciato in precedenza la creazione di una valuta estranea al biglietto verde. 

Le tariffe, se imposte, potrebbero avere un impatto significativo sul commercio, anche se le specifiche del piano tariffario, compresi i beni che coprirà e la durata delle tariffe, non sono ancora state annunciate. Trump ha spiegato che la prima serie di dazi sarà annunciata domani.

"Chiederemo a questi paesi apparentemente ostili l’impegno di non creare una nuova valuta Brics, né di sostenere qualsiasi altra valuta per sostituire il potente dollaro Usa, altrimenti dovranno affrontare tariffe fio al 100% e aspettarsi di dire addio alla vendita nella meravigliosa economia americana".
Trump ha inoltre confermato la sua intenzione di imporre dazi del 25% su Canada e Messico, principali partner commerciali degli Stati Uniti, contro i quali il neo-presidente Usa sta portando avanti una battaglia contro il commercio di fentanyl. 

I dazi colpiranno molti beni, ma saranno particolarmente gravosi contro le importazioni di auto. Ma la politica protezionistica di Trump è destinata a colpire anche il mercato del legname. "Abbiamo tutto il legname di cui abbiamo bisogno", ha affermato il presidente, che sta pensando di colpire anche il petrolio.




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