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CLARA MOSCHINI

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Aife/Filiera Italiana Foraggi: pronto progetto per certificazione di prodotto

Sarà presentato a BolognaFiere il prossimo 25 febbraio, nel contesto di Sana Food 2025

Saranno illustrati i risultati di uno studio sull’impronta ambientale del foraggio essiccato in Italia.

“La sostenibilità certificata garantisce la sicurezza alimentare”. È questo il titolo dell’incontro organizzato da Aife/Filiera Italiana Foraggi (www.aife.eu) in programma alla prossima edizione di Sana Food (BolognaFiere, 23-25 febbraio 2025), durante il quale verranno presentati i risultati del progetto denominato “Valutazione dell’impronta ambientale del foraggio essiccato in Italia: analisi del ciclo di vita, quantificazione degli impatti e dei benefici”, realizzato da Turtle srl, spin-off dell’Università di Bologna fondato da Augusto Bianchini che ne è anche amministratore delegato. L’evento si terrà il 25 febbraio nel padiglione 18 di BolognaFiere presso lo Spazio Lab Academy a partire dalle ore 14.

“Con questa iniziativa, che ha coinvolto alcune tra le più rappresentative aziende associate, abbiamo voluto portare avanti un percorso iniziato alcuni anni fa con un altro importante progetto, MediCarbonio", dichiara il presidente di Aife/Filiera Italiana Foraggi Gian Luca Bagnara. "Grazie al lavoro svolto dal team guidato dal professor Augusto Bianchini siamo oggi in grado di valutare gli impatti, positivi e negativi, dell’intero ciclo produttivo dell’erba medica e avviare il complesso iter che ci porterà alla certificazione di prodotto. Un obiettivo sicuramente ambizioso ma indispensabile per competere sul mercato internazionale non sulla base del prezzo, bensì fornendo una sorta di passaporto che identifica il foraggio essiccato italiano per qualità e salubrità”.

“La complessità del progetto che presenteremo all’incontro organizzato da Aife/Filiera Italiana Foraggi a SanaFood", interviene Bianchini, "ha riguardato il coinvolgimento di un’intera filiera e non di una singola azienda. Si è trattato sicuramente di una sfida molto ambiziosa che come ingegneri ci ha impegnato in un approccio analitico che ha portato alla suddivisione del problema in parti più gestibili. In particolare, abbiamo separato l’analisi degli impatti ambientali negativi da quella degli impatti positivi dal momento che ognuna delle due valutazioni ha richiesto metodologie e regole di calcolo differenti, basandosi su norme e standard applicabili con livelli di solidità molto diversi".

"Il confronto dei dati italiani con quelli di altri Paesi produttori a noi vicini come Spagna e Francia", prosegue Bianchini, "mette in risalto l’efficienza ambientale della produzione italiana rispetto a quella estera. Un dato importante generato dall’utilizzo di impianti e tecnologie innovative e da un maggiore ricorso all’essiccazione naturale. Esiste poi un altro aspetto da considerare e riguarda la grande variabilità dei territori e dei suoli dove sono dislocate le aziende produttrici e di trasformazione associate ad Aife/Filiera Italiana Foraggi, un elemento strettamente legato alla produzione che non può essere sottovalutato. I dati che abbiamo raccolto con questo progetto rappresentano senza dubbio una base per approfondimenti e verifiche future”.

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EFA News - European Food Agency
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