It does not receive public funding
Editor in chief:
CLARA MOSCHINI

Facebook Twitter Youtube Instagram LinkedIn

Mele: produzione ai massimi livelli dell'ultimo decennio

351mila ton nella campagna 2024-25, l'8% è bio. Aumentano anche le nuove varietà

Le superfici a mele sono in Italia sostanzialmente stabili negli ultimi dieci anni, con 54.072 ettari registrati per il 2024. La produzione nella campagna 2024-25 ha raggiunto i 2 milioni 351mila tonnellate, segnando un +8% sulla campagna precedente e toccando il livello più alto dal 2015-16, con un 8% di produzione biologica. In dieci anni la quota dell’offerta di nuove varietà è passata dal 3% al 14% della produzione totale e da un volume di 70mila ad un volume di 300 mila tonnellate.

Il fenomeno è di assoluto rilievo e va a vantaggio della competitività della mela italiana sui mercati internazionali. Superano in quantità il gruppo delle nuove varietà solo le Golden, con il 31% (primato ancora solido ma tendenzialmente in calo), e le Gala, con un buon 18%. Sono alcuni dei dati che emergono dell’incontro su “La melicoltura italiana, realtà e prospettive” svoltosi a Berlino, per iniziativa di Omnibus, Assomela e Cso Italy, in occasione della presentazione dell’edizione internazionale del magazine “Italian Apples”.

In Italia, ha riferito Elisa Macchi, direttore di Cso Italy, la mela è il frutto più acquistato dalle famiglie con una quota di oltre il 20% del totale della frutta fresca e un indice di penetrazione dell'83%. Notevolissimo il balzo compiuto dalle vendite di mele confezionate rispetto alle sfuse: nel 2016 le mele sfuse rappresentavano oltre l’80% del totale delle vendite, nel 2024 sono scese al 57% con il conseguente aumento al 43% del prodotto confezionato.

Passando alle esportazioni, Macchi ha ricordato che il 40% della produzione prende la strada dell’estero per un volume che sfiora le 850 mila tonnellate e un valore che si avvicina al miliardo di euro. Sono poco meno di 90 le destinazioni in cui arriva la mela italiana e il 42% del quantitativo esportato è destinato ai mercati extra-UE. Germania e Spagna sono le destinazioni principali. Rilevanti anche le vendite registrate in questi ultimi anni in Brasile, Regno Unito, Paesi Arabi e India, con l’Olanda che, nel mercato UE, ha preso margini su destinazioni come Francia, Danimarca e Svezia.

lml - 47873

EFA News - European Food Agency
Similar
◄ Previous page