Gruppo Cremonini: "Nessun ferito, azienda sta attivando ammortizzatori sociali per circa i 180 lavoratori"

Un grave incendio, con danni ancora da enumerare, è divampato ieri notte presso lo stabilimento produttivo di Inalca, a Reggio Emilia. I Vigili del Fuoco sono intervenuti intorno alle 01:30, richiamati dall'allarme tempestivo diramato dai pochi addetti presenti.

Secondo le testimonianze raccolte, il rogo avrebbe determinato un aumento di calore così forte da provocare lo scioglimento delle tapparelle in plastica di alcune abitazioni adiacenti la fabbrica. L'incendio è stato avvertito nel vicinato a seguito di una forte esplosione, e l'immediato sprigionarsi delle fiamme. Dopo l'allarme lanciato da una guardia giurata, i Vigili del Fuoco di Reggio Emilia sono giunti sul posto, coadiuvati nelle ore successive dai colleghi delle stazioni di Modena, Parma e Bologna, per un totale di circa 40 uomini impegnati a domare le fiamme.

"Per fortuna non ci sono feriti", ha riferito il sindaco di Reggio Emilia Marco Massari, "ma certamente preoccupano le conseguenze che ricadranno sui lavoratori impiegati allo stabilimento, per i quali da parte nostra ci sarà massima attenzione e collaborazione".

L'azienda ha precisato che "lo stabilimento era destinato alla lavorazione di carni fresche per conto terzi, con prodotti confezionati destinati alla grande distribuzione", e "sta riprogrammando la produzione negli altri stabilimenti del Gruppo".

Nella nota ufficiale diramata dall'azienda del Gruppo Cremonini è stato confermato che "nessuna persona è stata coinvolta nell'incendio: questa è stata la prima preoccupazione dell'azienda ed è confermato che nessuna persona ha subito danno".

"I dispositivi di sicurezza", ha proseguito la nota, "hanno permesso di diramare tempestivamente l’allarme antincendio, consentendo un intervento rapido dei Vigili del fuoco", mentre "sulle cause, al momento è prematura qualsiasi considerazione: sono in corso le indagini da parte delle autorità competenti".

L'azienda, aggiunge la nota, è impegnata a garantire il futuro dei circa 180 lavoratori. Con le parti sociali saranno attivati gli ammortizzatori sociali a tutela dei livelli occupazionali. Per quanto riguarda l'impatto ambientale, conclude la nota del Gruppo Cremonini, al momento "non sono segnalate situazioni di eventuali contaminazioni".