Indicazioni geografiche: Italia leader nel mondo
Il tema sarà trattato in un congresso di tre giorni, promosso da Masaf e Fao
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L'evento è organizzato in collaborazione con OriGIn, Origin Italia e Fondazione Qualivita.
Le Indicazioni Geografiche (IG) non sono più solo un simbolo culturale e territoriale, ma rappresentano sempre più un motore di sviluppo economico e rurale. Nel 2025, il numero delle IG registrate nel mondo ha superato le 16.500, in forte crescita rispetto al 1994, quando erano circa 4.000. La distribuzione globale vede 4.051 IG in Europa, 7.000 in Cina, 4.050 in Asia, 497 in Sud America, 429 in Oceania e 210 in Africa.
L’Italia si conferma leader nel settore grazie ad oltre 890 filiere a Indicazione Geografica, che si distinguono a livello internazionale per l’impegno nella tutela e valorizzazione dell’eccellenza attraverso l’azione sinergica di Consorzi di tutela, filiere produttive, istituzioni, centri di ricerca e decisori politici.
Per affermare il valore di questo modello, dal 18 al 20 febbraio, Roma ospiterà la seconda edizione della conferenza “Prospettive mondiali sulle Indicazioni Geografiche”, un evento di rilievo internazionale organizzato dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (Fao) e dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (Masaf), in collaborazione con OriGIn, Origin Italia e Fondazione Qualivita.
L’obiettivo della conferenza, voluta fortemente dal ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida in Italia, è favorire il dialogo e la collaborazione tra i principali attori del settore, tra cui decisori politici, centri di ricerca, produttori e Consorzi di tutela. L’evento rappresenta un’opportunità per consolidare le sinergie internazionali e discutere strategie innovative per la sostenibilità, la governance e la promozione delle IG su scala globale, soprattutto nei paesi in via di sviluppo dove l’Italia ha già avviato il Piano Mattei anche nel settore agricolo.
Dopo il successo della prima edizione del 2022 a Montpellier in Francia, la conferenza di Roma vedrà la partecipazione di oltre 400 esperti provenienti da 47 Paesi, con la presentazione di circa 160 ricerche scientifiche. Tra i temi centrali dell’evento: Innovazione e sostenibilità delle IG; Governance e strategie di marketing; Evoluzione del quadro normativo.
Al termine della Conferenza, Origin Italia accompagnerà gli esperti internazionali in alcune visite sul campo che coinvolgeranno tre importanti realtà consortili: il Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop a Caserta, il Consorzio Tutela Pecorino Toscano Dop in Maremma e il Consorzio di Tutela Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale Igp nel Lazio.
“La Conferenza Fao rappresenta un passo cruciale nell’evoluzione del sistema IG, che da semplice strumento di proprietà intellettuale si sta affermando come una vera e propria politica di sviluppo rurale e territoriale a livello globale”, dichiara Riccardo Deserti, presidente di OriGIn Mondo.
Da parte sua, Mauro Rosati, direttore della Fondazione Qualivita, osserva: “Le Indicazioni Geografiche si sono dimostrate capaci di rispondere, a livello internazionale, alla crescente esigenza di sicurezza alimentare e tutela del territorio, adottando un modello basato sulla cooperazione tra imprese. L’Italia è da sempre un punto di riferimento per questo settore”.
EFA News - European Food Agency