Conferenza internazionale IG: 500 partecipanti da 55 Paesi
Masaf: "Difendere questo sistema significa tutelare un’agricoltura autentica, no a prodotti da laboratorio"

Si è aperta presso la sede Fao di Roma con gli interventi del ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida e del direttore generale della Fao QU Dongyu la seconda “Conferenza sulle prospettive globali delle Indicazioni Geografiche” che si tiene a Roma, dal 18 al 21 febbraio 2025, organizzata da Fao e Masaf, in collaborazione con Origin Italia, Fondazione Qualivita, oriGIn.
Una platea da 500 partecipanti provenienti da 55 Paesi per la cooperazione internazionale sulle Indicazioni Geografiche che nel 2025 hanno superato, a livello globale, i 16.500 prodotti, in forte crescita rispetto al 1994, quando erano circa 4.000. Con una distribuzione globale che vede 4.051 IG in Europa, 7.000 in Cina, 4.050 in Asia, 497 in Sud America, 429 in Oceania e 210 in Africa e che vede l’Italia leader grazie ad oltre 890 filiere IG.
Un network importante che come ha sottolineato il ministro Lollobrigida è venuto a Roma per vedere come l’Italia ha valorizzato le sue produzioni e garantito una ripartizione più equa di quello che significa un prodotto legato al territorio e alla sua cultura, attraverso l’azione sinergica di Consorzi di tutela, filiere produttive, istituzioni e centri di ricerca.
"Le Indicazioni Geografiche non sono solo marchi: rappresentano storia, qualità, lavoro, ricchezza e sostenibilità. Oggi, alla Conferenza Internazionale sulle Indicazioni Geografiche organizzata da Fao, Masaf, Qualivita, Origin Italia e OriGIn, mostriamo con orgoglio il modello italiano di valorizzazione dei prodotti e delle filiere, con oltre 300 consorzi e 800mila lavoratori", ha rammentato Lollobrigida in un post sui social. "Difendere questo sistema significa tutelare un’agricoltura autentica. Non ci arrenderemo mai all’idea di chi vuole imporre prodotti nati in laboratorio, privi del legame vitale tra uomo, lavoro e territorio. Il futuro del cibo si costruisce con tradizione e innovazione, sostenendo le produzioni locali e rafforzando gli agricoltori".
Dopo gli interventi istituzionali, spazio ad un panel di alto livello per esplorare le visioni e le più recenti evoluzioni delle Indicazioni Geografiche su scala globale. Moderati da Riccardo Deserti, presidente di oriGIn, esperti di primo piano provenienti da diverse istituzioni internazionali e settori chiave hanno condiviso le loro prospettive su come le IG contribuiscano allo sviluppo economico, alla sostenibilità e alla valorizzazione dei territori.
Tra gli interventi in agenda nel panel anche Cesare Baldrighi, presidente di Origin Italia, e Cesare Mazzetti, presidente della Fondazione Qualivita. Baldrighi è intervenuto evidenziando il ruolo fondamentale dei Consorzi di tutela nello sviluppo delle filiere IG, come dimostrano i casi di successo nazionali. Ha sottolineato come essi garantiscano la guida necessaria per qualità e crescita sostenibile, rafforzando il legame tra prodotti e territorio. Cesare Mazzetti, presidente della Fondazione Qualivita, ha evidenziato il valore delle Indicazioni Geografiche come patrimonio culturale del Paese e l'importanza di far crescere e coordinare la ricerca scientifica per la loro salvaguardia.
EFA News - European Food Agency