In Brasile, il valore lordo della produzione agricola per il raccolto del 2025, calcolato a gennaio di quest'anno, ha raggiunto 1,41 trilioni di real brasiliani, segnando un aumento dell'11% rispetto al raccolto del 2024 (1,27 trilioni di real). E' quanto emerge dai dati forniti dal ministero dell'Agricoltura e dell'Allevamento brasiliano.

I prodotti che hanno registrato il maggiore incremento sono stati il caffè (+46,1%), l'olio di ricino (+40,5%), il cacao (+25,0%), le arachidi (+23,8%), il mais (+16,7%) e la soia (+13,4%). Le variazioni negative più significative hanno interessato le patate (-61,1%), i pomodori (-20,0%), le banane (-9%), il grano (-8,2%) e il riso (-7,2%).

Nel settore zootecnico, la crescita maggiore è stata registrata dai bovini (21,8%), seguiti dal pollame (6,5%), dai suini (4,6%) e dal latte (2,2%). Le uova, invece, hanno registrato una riduzione del 5,6% e, nel periodo in esame, non è stato rilevato il recente adeguamento dei prezzi. L'attività agricola, considerando le 17 colture, è aumentata dell'11,0%, mentre l'allevamento di bovini, suini, pollame, latte e uova è cresciuto del 10,9%.

Per quanto riguarda i valori della produzione, la soia continua a detenere la quota maggiore, rappresentando 341,5 miliardi di real, seguita dal mais con 147,0 miliardi di real, dalla canna da zucchero con 121,6 miliardi di real e dal caffè con 116,4 miliardi di real. Questi quattro prodotti, messi insieme, rappresentano il 51,8% del valore lordo della produzione totale registrato.

In ambito zootecnico, l'allevamento di bovini vale 206,1 miliardi di real, l'allevamento di pollame 113,0 miliardi di real e l'allevamento di bovini da latte 69,3 miliardi di real, con l'allevamento di bovini che rappresenta il 14,6% del valore lordo della produzione totale totale.

Il fattore più rilevante nel risultato di questa indagine, per i sei principali prodotti che hanno visto un aumento della quota di valore lordo della produzione totale, è stata la crescita del prezzo del caffè, del cacao e del mais e l'aumento della produzione di olio di ricino, arachidi e soia. Nel settore zootecnico, l'aumento dei prezzi è stato il fattore più rilevante, fatta eccezione per le uova, i cui prezzi sono scesi del 5,6%.