Vini Igt Emilia: al via tracciabilità antifrode
Plauso del settore cooperativo che ha sempre sostenuto e promosso il progetto

"Un grande traguardo raggiunto, ma anche l’inizio di un importante percorso di valorizzazione dei vini dell’Emilia". Lo ha dichiarato Davide Frascari, presidente del Consorzio di Tutela Vini Emilia, durante la conferenza stampa che si è svolta ieri mattina presso la prestigiosa sede romana del Museo della Zecca.
Il Consorzio Vini Igt Emilia, il cui cavallo di battaglia è senza dubbio il notissimo Lambrusco, è infatti uno dei primi Consorzi in Italia ad aver scelto la strada del contrassegno per i vini ad Indicazione Geografica. Con la preziosa collaborazione dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, il progetto avviato alcuni mesi fa è stato presentato ufficialmente, alla presenza delle Istituzioni e dei diversi attori coinvolti, e l’applicazione del contrassegno diverrà obbligatoria a partire dal 1° agosto 2025.
Un progetto fortemente sostenuto dal mondo cooperativo, che, nella realtà vitivinicola emiliana e nel Consorzio, ha un peso di tutto rilievo. Grande soddisfazione viene espressa dai presidenti di Agci Agroalimentare, Confcooperative Fedagripesca e Legacoop Agroalimentare, che commentano così la presentazione del progetto: "Crediamo che un’iniziativa rivolta alla trasparenza e alla tracciabilità di un prodotto che rappresenta un fiore all’occhiello per tutta la Regione, vada a vantaggio dei produttori, del settore vitivinicolo nella sua interezza, ma anche di tutti i consumatori. Oltre ad avere contezza esatta della provenienza di ogni singola bottiglia, il consumatore potrà, tramite l’accesso al QR code stampato sul contrassegno, entrare in possesso di un gran numero di informazioni messe a disposizione dall’azienda, per avere un quadro più completo di cosa sta bevendo".
EFA News - European Food Agency