Barilla/2. Innovazione e ricerca a trazione "rosa"
La testimonianza di Cristina Gallina, una degli artefici del progetto "Pasta nello Spazio"

Tra le figure chiave dell'innovazione in Barilla (leggi notizia EFA News) c'è anche Claudia Berti, Head of Open Innovation, in Barilla da vent'anni e che oggi si occupa di creare sinergie per lo sviluppo di nuove soluzioni alimentari attraverso la collaborazione con università, startup ed imprese innovative. "Lavorare in questo campo significa spesso confrontarsi con l'ignoto", afferma Berti, "ci troviamo di fronte a tecnologie e approcci dal potenziale ancora inesplorato. Il nostro obiettivo è capire se possano avere un valore per l'azienda e trovare il modo migliore per svilupparle".
Il processo parte dall'analisi delle sfide tecnologiche interne per esplorare successivamente soluzioni innovative all'esterno, identificando i partner più adatti con cui avviare collaborazioni. Negli ultimi due anni, Barilla ha avviato una mappatura strutturata degli attori coinvolti nell'ecosistema dell'innovazione, attivando oltre 100 nuovi contatti internazionali ogni anno e consolidando più di 50 collaborazioni attive. L'azienda è inoltre membro di importanti network nazionali come Elis-Open Italy, Borsa della Ricerca, Le Village e collabora con Plug&Play, innovation hub di rilevanza internazionale.
Un esempio concreto è il progetto sviluppato con la startup Connecting Food, nata nell'ambito del programma di Barilla Good Food Makers, che si pone l'obiettivo di stimolare lo sviluppo di nuove soluzioni alimentari sostenibili. Grazie a questa collaborazione, è stato creato un sistema di tracciabilità del basilico nel pesto tramite QRcode: i consumatori possono scansionarlo per scoprire la provenienza del basilico, chi lo ha coltivato e quando è stato raccolto. La tecnologia blockchain garantisce la trasparenza del processo, mentre l'interfaccia digitale rende le informazioni facilmente accessibili, valorizzando l'origine e la qualità della materia prima.
L'innovazione di Barilla ha varcato anche i confini terrestri grazie al progetto "Pasta nello Spazio", che ha portato per la prima volta i fusilli Barilla in orbita per la prova d'assaggio più estrema di sempre. A contribuire a questa sfida è Cristina Gallina, Director of Global Discovery Center di Barilla, che da anni si dedica alla sperimentazione di nuove tecnologie applicate al mondo alimentare.
"Il bello della scienza applicata al cibo è che coinvolge tutti i sensi: il risultato non si ferma alla conoscenza, ma diventa piacere", spiega la dottoressa Gallina. Laureata in Scienze e Tecnologie Alimentari, nel corso della sua carriera in Barilla ha contribuito allo sviluppo di prodotti innovativi, dalle Focaccelle Mulino Bianco ai Ready Meals per il mercato statunitense. Innovare per lei, significa rispondere ai bisogni reali delle persone attraverso nuove soluzioni rese possibili dallo sviluppo e l'evoluzione della tecnologia, valorizzando al contempo gli ingredienti e la loro qualità, al fine di regalare un'esperienza che sia gioia oltre che nutrimento. Un obiettivo che si riflette chiaramente nella missione AX3 alla Stazione Spaziale Internazionale, e che attraverso il progetto "Pasta nello Spazio” ha permesso agli astronauti di "sentirsi a casa” anche a 400 km dalla Terra. "Testare la nostra pasta nello spazio è una tra più le recenti e accattivanti sfide, non di certo l'ultima, per chi desidera innovare ogni traguardo è un punto di partenza per qualcosa di nuovo, di più lontano che possa rispondere ai nascenti bisogni o alle richieste non ancora soddisfatte delle persone”, conclude.
L'Impegno di Barilla per le donne fa parte di un percorso che da anni coinvolge le 9000 persone che ogni giorno ne realizzano i prodotti e la visione. Dopo aver garantito nel 2020 la parità retributiva di genere per tutti i dipendenti, nel 2023 è stata annunciata una nuova policy per il congedo di paternità e maternità, che garantisce a tutti i genitori del Gruppo un minimo di 12 settimane di congedo retribuito al 100%, indipendentemente dal genere, dallo stato maritale e dall'orientamento sessuale. E dal 2024 è stata avviata una partnership Lead Network, organizzazione non profit che sostiene l'avanzamento delle donne nel settore della vendita al dettaglio e dei beni di consumo in Europa.
2/Fine
EFA News - European Food Agency