Campari, il titolo riprende fiato
Inizio settimana positivo in Piazza Affari dopo i nuovi rating e l'accordo sindacale sui tagli

Riprende fiato il titolo Campari che oggi ha aperto in terreno positivo (+0,5%) dopo la brutta chiusura di venerdì scorso 7 marzo quando ha lasciato sul terreno un pesante 4% frutto del rating degli analisti di Jefferies che hanno ridotto da 7 a 6,6 euro il target price sul titolo, confermando la raccomandazione hold. Nonostante questo la settimana scorsa si è conclusa complessivamente con il titolo in crescita superiore al 6%, portando così in positivo il loro bilancio di questo 2025: merito dei risultati del 2024 diffusi dalla società degli aperitivi, anno chiuso con una crescita delle vendite +2,4% a oltre 3 miliardi di Euro.
"La crescita si è moderata dopo un super ciclo e il 2025 è un anno di transizione", spiegano gli analisti di Jefferies. Stessa decisione da parte di Equita, alla luce di un quarto trimestre giudicato dagli analisti della sim “sopra le attese prima dei one-off”: target price tagliato del 9% a 8,10 Euro. Dopo la diffusione dei numeri risultati “in linea” con le loro aspettative, gli analisti di Morningstar hanno confermato il fair value di 9 Euro sulle azioni Campari, ritenendo “che il titolo continua ad essere sottovalutato dal mercato”.
“L’azienda è riuscita a fare meglio dei suoi competitor più grandi in termini di fatturato, nonostante il difficile anno dal punto di vista macroeconomico, grazie alla forza del segmento aperitivi”, sottolineano da Morningstar.
Intanto, sul fronte del piano dei tagli frutto della nuova "ristrutturazione organizzativa" (leggi notizia EFA News) la trattativa con i sindacati Cgil, Cisl e Uil ha portato a una riduzione degli esuberi, con successive assemblee per informare i lavoratori sull'intesa raggiunta. La Uil Lombardia ha spiegato che l'accordo include misure di ricollocazione interna. Sono 47 gli esuberi in Italia di Campari nell'ambito del piano di riduzione dei costi. Secondo fonti sindacali, si tratta di 31 impiegati e quadri, oltre a 16 dirigenti, tutti appartenenti alla sede di Sesto San Giovanni. Al momento, gli impianti produttivi non sono coinvolti.
Per gestire gli esuberi, sono stati previsti prepensionamenti, uscite incentivate e misure economiche di sostegno al reddito tra le più alte negoziate nel settore e nel territorio. Fai, Flai e Uila, in una nota, sottolineano di aver concordato con l'azienda una serie di tutele per limitare gli impatti di queste decisioni aziendali. L'accordo, come spiegano i sindacati, proseguirà con incontri periodici con l’azienda per monitorare l’avanzamento del piano di riorganizzazione e valutare ulteriori possibilità di ricollocazione interna.
Campari ha fatto sapere di esprimere "una valutazione positiva riguardo all'accordo raggiunto con i rappresentanti dei lavoratori, con i quali mantiene un rapporto di dialogo sociale costruttivo". Un accordo "che riafferma l'impegno dell'azienda a operare con il massimo rispetto e considerazione verso i dipendenti coinvolti, conferma gli obiettivi di stabilità e sostenibilità finanziaria complessiva di Campari Group nel medio e lungo termine".
EFA News - European Food Agency