It does not receive public funding
Editor in chief:
CLARA MOSCHINI

Facebook Twitter Youtube Instagram LinkedIn

Macfrut 2025: sei esperti per The Healthy Food Show

Protagonisti alla prossima edizione e in dialogo con i 10 testimonial di fama nazionale, chef e aziende

Sono sei, tutti altamente qualificati nella specialità della nutrizione, tecnologie e microbiologia degli alimenti, consapevoli, dati alla mano, che la “salute vien mangiando”, come spiega il claim dell’evento. Sono gli esperti scientifici che affiancheranno i testimonial di fama nazionale nel The Healthy Food Show, la grande novità di Macfrut 2025 (6-8 maggio al Rimini Expo Centre). Lo faranno in una grande arena dedicata ai prodotti innovativi (ortofrutticoli e non solo) ad alto valore nutrizionale presentati coniugando l’autorevolezza della trattazione scientifica alla spettacolarizzazione della divulgazione rivolta al grande pubblico. Il Salone è realizzato da Macfrut, in collaborazione con la Federazione delle Società Italiane di Nutrizione (FeSIN), il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari (Distal) dell’Università di Bologna e Pubblisole. 

Cinque i talk in programma nella Healthy Arena nei giorni di Macfrut, ognuno dei quali vedrà la partecipazione di un esperto scientifico che approfondirà un tema specifico, in dialogo con testimonial, chef ed aziende. Si parte martedì 6 maggio alle ore 11.30 con l’incontro “Quale alimentazione per vivere bene fino a 100 anni?” insieme al professor Francesco Sofi, dell’Università di Firenze, membro del Comitato scientifico Società italiana Nutrizione Umana (Sinu). “Negli ultimi anni, le diete alla moda promettono longevità e benessere, ma spesso mancano di solide basi scientifiche – spiega Sofi anticipando alcuni temi – La ricerca evidenzia che il modello alimentare più associato alla longevità è la Dieta Mediterranea: ricca di cereali integrali, legumi, frutta, verdura, pesce e olio extravergine d'oliva, con un consumo moderato di carne e latticini. Questo approccio, basato su equilibrio e varietà, non solo favorisce la salute cardiometabolica ma riduce l’infiammazione e lo stress ossidativo, fattori chiave nell’invecchiamento”.

Nel pomeriggio (ore 16) sempre di martedì 6 si parla su “Le nuove frontiere della trasformazione del cibo: miglioramento e personalizzazione” insieme ai docenti Pietro Rocculi e Francesca Patrignani dell’Università di Bologna (Distal). “L’innovazione tecnologica nell’ambito della trasformazione degli alimenti è un fattore chiave per l’aumento della sicurezza, della qualità e della sostenibilità nelle produzioni alimentari, anche alla luce delle nuove tendenze di mercato - anticipano i due docenti dell’ateneo bolognese - Fermentazioni ‘tailor-made’ e l’utilizzo di tecnologie non-termiche possono essere fattori chiave per l’innovazione di processo/prodotto anche di alimenti tipici della tradizione Mediterranea, migliorandone anche il valore nutrizionale e funzionale”.

Mercoledì 7 maggio (ore 11.30) focus “Da Junk Food a Healthy Food”, insieme alla professoressa Alessandra Bordoni dell’Università di Bologna, nonché segretario generale della Federazione Società Italiane di Nutrizione (FeSIN). Spiega la docente dell’Ateneo bolognese: “Lo stile di vita è cambiato, coinvolgendo anche le abitudini alimentari. Il nuovo ritmo di vita ha ridotto significativamente non solo il tempo per consumare i pasti, ma soprattutto il tempo per preparare i cibi che verranno consumati, incluso il tempo per l’approvvigionamento. Questo ha modificato le richieste del consumatore che ha necessità di alimenti che si conservano per tempi più lunghi, di facile preparazione, semi-pronti o addirittura ready-to-eat. È arrivato il momento di riflettere sulle scelte che facciamo quotidianamente, facendo attenzione a non classificare come ‘non salutari’ dei prodotti che rappresentano, invece, una opportunità per nutrirci in maniera adeguata”. 
Nel pomeriggio sempre di mercoledì (ore 16) riflettori su “Cosa mangi oggi: chiedi al tuo microbiota”.

A parlarne Edoardo Mocini dell’Università Ecampus, nonché Responsabile della sezione giovani Società Italiana di Scienza dell’Alimentazione (Sisa). “Il microbiota intestinale è un ecosistema complesso che svolge un ruolo fondamentale nella regolazione del metabolismo, nella funzione immunitaria, nella modulazione dell’infiammazione e nella comunicazione con il sistema nervoso centrale. La sua composizione è influenzata da molteplici fattori, tra cui alimentazione, stile di vita e uso di farmaci. La dieta rappresenta uno dei principali determinanti dell’equilibrio microbico, con impatti diretti sulla produzione di metaboliti bioattivi che possono influenzare la salute sistemica. Analizzare il ruolo della nutrizione nella modulazione del microbiota permette di sviluppare strategie dietetiche mirate per promuovere l’equilibrio microbico e supportare la salute a lungo termine”. 

Chiusura giovedì 8 maggio alle 11.30 sul tema “Mantenere la salute mangiando: la sana alimentazione alla base della prevenzione”. Ne parla Fabrizia Lisso dall’Asl di Foggia, membro del Consiglio Direttivo dell’Associazione Scientifica Alimentare, Nutrizione e Dietetica (Asand). “Gli ultimi decenni sono stati segnati da enormi progressi in ambito medico e tecnologico, che hanno permesso di migliorare le condizioni di vita della società occidentale (talvolta, favorendo la sedentarietà) e garantire maggiore longevità. Tuttavia, è anche certo che molte patologie, nell’essere multifattoriali, scaturiscano da una predisposizione genetica che influisce sulla loro manifestazione con l’avanzare dell’età. La dieta mediterranea aiuta nella prevenzione, agendo positivamente sui meccanismi molecolari e sul raggiungimento di una idonea composizione corporea e funzionalità organica. Una branca della scienza che studia l’impatto dello stile di vita sull’esordio di alcune patologie è l’epigenetica”.

lml - 49068

EFA News - European Food Agency
Similar
◄ Previous page