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CLARA MOSCHINI

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"Ecoansia": la sindrome delle nuove generazioni?

Secondo un report promosso da Sanpellegrino, il 95% dei bambini è preoccupato per il futuro del pianeta

I bambini italiani, tra i 5 e gli 11 anni, soffrono di ecoansia. Il 95% è preoccupato per il futuro del Pianeta e il 40% riferisce di aver fatto un brutto sogno sul cambiamento climatico o sull’ambiente in pericolo con conseguenti difficoltà a dormire o mangiare. Nonostante il 95,6% del campione intervistato si senta responsabile di questa situazione, il 97,2% è convinto che il proprio impegno possa apportare un cambiamento significativo e fare la differenza.

Queste sono alcune delle evidenze emerse dallo studio “Ecoansia e nuove generazioni”, promosso da Sanpellegrino e ScuolAttiva Onlus e condotto sotto la supervisione scientifica dell’Università di Pavia. I risultati della ricerca, unica nel panorama scientifico internazionale, sono stati illustrati oggi durante un evento organizzato presso la Sala Caduti di Nassirya di Palazzo Madama al Senato della Repubblica su iniziativa della senatrice Simona Malpezzi, vicepresidente della Commissione Parlamentare per l’Infanzia e l’adolescenza. All’evento che ha visto la partecipazione del sottosegretario di Stato per l’Istruzione Paola Frassinetti, hanno preso parte, tra gli altri, i senatori Cecilia d’Elia, Luca Pirondini e Paolo Marcheschi, membri della 7° Commissione Cultura e Patrimonio Cultura, Istruzione Pubblica, Ricerca Scientifica, Spettacolo e Sport, il senatore Clotilde Minasi e il senatore Beppe de Cristofaro.

Lo studio è stato presentato dagli accademici dell'Università di Pavia, la professoressa Serena Barello, direttrice del laboratorio di Psicologia della Salute del Dipartimento di Scienze del Sistema Nervoso e del Comportamento e il professor Livio Provenzi, direttore del laboratorio di Psicobiologia dello Sviluppo. Hanno commentato i dati Fabiana Marchini, Head of Corporate Affairs & Sustainability del Gruppo Sanpellegrino e Simona Frassone, presidente e co-fondatrice ScuolAttiva Onlus, rappresentanti delle realtà promotrici del progetto. La ricerca è nata, infatti, nel contesto del progetto educativo “A Scuola di Acqua: sete di Futuro”, portato avanti da nove anni dal Gruppo Sanpellegrino e ScuolAttiva Onlus per sensibilizzare i più piccoli sui temi dell’idratazione e della sostenibilità ambientale.

Dalla ricerca emerge chiaramente che il fattore di stress percepito dai bambini è direttamente influenzato dalla comunicazione e dall’informazione sui temi del cambiamento climatico. Si evince anche l’importanza di coinvolgere in modo attivo le nuove generazioni nella salvaguardia dell’ambiente con iniziative di informazione e sensibilizzazione. Queste evidenze hanno spinto i promotori dello studio a formulare la proposta di un modello educativo innovativo, presentata oggi in Senato, con l’obiettivo di aiutare i più piccoli a gestire preoccupazione, tristezza e rabbia, alcune delle emozioni più frequenti che provano pensando al futuro del Pianeta. Sanpellegrino ha annunciato contestualmente l’impegno dell’azienda a sostenere la sperimentazione di questo modello educativo con un progetto pilota nelle scuole primarie dei Comuni di San Giorgio in Bosco (PD) e Cepina Valdisotto (SO), territori in cui è presente l’azienda con i suoi stabilimenti.

Lo studio effettuato anche su cinquecento insegnanti ricalca specularmente i dati forniti dai ragazzi, seppur con qualche nota di maggiore pessimismo. La maggioranza crede però convintamente nel valore delle iniziative educative tese ad aumentare la sensibilità delle persone sul valore del proprio contributo individuale per combattere le sfide ambientali.

“Siamo lieti di avere contribuito a stimolare il dibattito sull'ecoansia nelle sedi parlamentari. Lo studio sviluppato dall'Università di Pavia è parte di un progetto più grande, ‘A Scuola di Acqua: sete di futuro’, con il quale da anni Sanpellegrino promuove iniziative per sensibilizzare i bambini a un consumo corretto e consapevole di acqua e alla tutela dell’ambiente. Siamo fermamente convinti che il nuovo modello educativo, presentato oggi, possa sensibilizzare senza creare preoccupazione, educando le nuove generazioni a un futuro più sostenibile. La crescente ansia per il futuro del Pianeta insieme alla convinzione presente nei più piccoli che il loro contributo possa fare la differenza, ci hanno spinto a implementare il progetto pilota in Veneto e Lombardia, nelle scuole di alcuni dei territori in cui la nostra azienda è presente. Crediamo, infatti, che la formazione rappresenti una leva fondamentale per costruire consapevolezza e dissipare i timori gettando le basi per un futuro più sostenibile”, ha dichiarato Fabiana Marchini, Head of Corporate Affairs & Sustainability del Gruppo Sanpellegrino.

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