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CLARA MOSCHINI

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Dazi Usa/3. Legacoop, niente drammi ma soluzioni in tempi brevi

Dallo spazio "Assaggi di Cooperazione" al Vinitaly il presidente Maretti presenta il modello filiera corta: sulle tariffe invita alla ponderazione

"Vogliamo far conoscere e apprezzare i prodotti di eccellenza delle nostre filiere cooperative. Mettiamo insieme vino e cibo, e chi degusta può conoscere di persona chi quel cibo o quel vino lo produce". Lo ha detto Cristian Maretti, presidente di Legacoop Agroalimentare, presentando a Vinitaly "il contributo dei cooperatori che lavorano assieme agli agricoltori nelle cooperative che trasformano l'uva in vino, che lavorano insieme alla catena distributiva per valorizzare la filiera con il marchio del distributore". 

Maretti si riferisce allo spazio chiamato "Assaggi di Cooperazione" (Pad. 1 A16/C8) inaugurato dal ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida che, dopo il taglio del nastro, si è gustato le ostriche di La Spezia offerte dalla Cooperativa Miticoltori Spezzini con il presidente Paolo Varrella a illustrare il prodotto, vera e propria eccellenza per sapidità e carnosità. 

Assaggi di Cooperazione, sottolinea la nota ufficiale di Legacoop, "è diventato fin da subito il luogo dove rilassarsi e assaggiare in vino e degustare un'ostrica o un pezzo di formaggio, dove fare due chiacchiere con il produttore e capire passione, tradizione ma anche problemi che ogni giorno deve affrontare chi ha a che fare con il mondo dell'agricoltura e della pesca". Un luogo dove conoscere vini della linea Assieme, della linea Fiorfiore Coop e prodotti della cooperazione, dalla pesca, alla carne, al lattiero caseario fino al miele, e dove si sono ritrovati visitatori e politici. Oltre alla possibilità di degustare vini delle linee Fiorfiore Coop e Assieme, sono previsti eventi che si terranno ogni giorno alle 15 all'interno dello spazio di Legacoop Agroalimentare.

"È una forma sperimentata con successo lo scorso anno -aggiunge Maretti- che abbiamo voluto riproporre. Riusciamo così a far conoscere valorizzare intere filiere che vanno dalla materia prima nei campi fino allo scaffale del supermercato dopo essere passata per la trasformazione e la distribuzione".

La proposta veronese di Legacoop Agroalimentare e Coop Italia è un vero e proprio percorso gastronomico lungo l'Italia tra sapori e tradizioni. Oggi, martedì 8 aprile, a concludere il ciclo di incontri, sarà una mousse al pecorino stagionato del gruppo Grifo, miele e tarallo arso. Sarà anche possibile degustare vari tipi di miele offerti da Conapi. Quindi mini tartare di manzo di Macelli 44, accompagnata da stracciatella e pomodorino confit. Il vino in abbinamento sarà il Chianti Classico Docg Riserva Loggia dei Fiori prodotto dalla cantina Le Chiantigiane. Ieri, lunedì 7 aprile, c'è stata la possibilità di degustare Ostriche Perla del Doge, della Cooperativa Blu Oltremare e un mini burger vegetale di Granterre, con salsa coleslaw e pannocchia burro e sale, oltre a una insalatina primaverile con pecorino di Granarolo, mirtilli e frutta secca. Il vino scelto per questa giornata sarà lo "Sburoun" Braschi Metodo Classico, di Terre Cevico.

Quello proposto al Vinitaly è un modello cooperativo di filiera corta che parte dal socio che conferisce la materia prima alla cooperativa, e arriva alla distribuzione dopo essere passata per la trasformazione. Tutto in forma cooperativa. "Un modello -sottolinea Maretti- che passa anche dal consumo consapevole del vino, la ricerca e l'Oms di mettono in guardia dai rischi, e che incontra la Dieta Mediterranea esempio di sostenibilità e di valorizzazione di uno stile di vita sano e salutista. Con il nostro format vogliamo far percepire al consumatore la fatica del lavoro della terra e trasmettergli la consapevolezza che il vino è piacere, da consumare a pranzo e nei momenti conviviali come occasione di benessere"..

A Vinitaly il numero uno di Legacoop ha affrontato la questione dazi dei imposti da Trump. "L'eccellenza del vino -dice il manager- vive di una quota molto importante di export che ora è messo in discussione negli Usa a seguito dei dazi. Non credo che vada drammatizzato questo aspetto ma bisognerà studiarlo in maniera approfondita per trovare delle contromisure e meccanismi di negoziazione. Poi occorrerà tempo per diversificare i mercati e far capire che i primi ad avere un danno dai dazi saranno i consumatori americani. In questa fase l'apertura di un negoziato, un confronto serio con un alleato e consumatore storico come gli Usa può essere una opportunità per evitare danni peggiori da un muro contro muro che non porterebbe giovamento a nessuno". Ma, chiosa Maretti, "il tempo per ottenere un risultato è stretto se non se ne otterranno dovremmo intervenire con sostegni importanti".

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