Atlante punta a un fatturato di 300 milioni
Esclusivo. Parla Natasha Linhart, ceo dell'azienda bolognese

Il gruppo specializzato nell'import/export di eccellenze alimentari punta a nuovi mercati. Annunciata la nomina del cfo Sergio Piccinini a managing director.
Un fatturato atteso di 300 milioni (rispetto ai 270 del 2024), nuovi mercati e la nomina del cfo Sergio Piccinini a managing director di Atlante. E' la ceo Natasha Linhart a spiegare le chiavi della crescita in questa intervista esclusiva.
Dott.sa Linhart, per chi si occupa di import/export globale non sono anni facili...
R. L'ultima tempesta, quella dei dazi imposti dal Trump, è solamente una delle tante tempeste che stiamo attraversando e ormai ci siamo abituati a navigare velocemente in queste acque tempestose. Al di là delle spiegazioni sui motivi e su come sono stati calcolati, occorrerà vedere cosa succederà con le negoziazioni già in atto tra l'amministrazione americana e i vari stati. In generale vedo un'epoca che definirei "pre-Covid" e "dopo-Covid". Pre-covid era tutto un po' più piatto e lento: avevamo il tempo per concentrarci di più su alcuni temi, come sostenibilità, salute delle persone, benessere, salubrità del cibo, come andrà a finire il cibo tra 20 anni, ecc.). Adesso dobbiamo veramente lavorare in maniera quasi "isterica". Prima c'era il problema della supply chain e vedevamo che tutto era bloccato, le strade, i camionisti, ecc. Poi è arrivato il problema del canale di Suez e ci siamo resi conto che il mondo era paralizzato. Ci siamo allora resi conto di quanto erano importanti quei "colli di bottiglia" che sono Malacca, Panama, Suez, con i container dall'estremo oriente che da un costo di 1.500 euro sono arrivati a 12mila euro. E poi il clima e le guerre: non c'è più farina, non c'è più grano, olio di semi di girasole che rischia di scomparire, il caffè andato alle stelle. E' come stare sulle montagne russe alle quali dobbiamo abituarci.
Eppure, nonostante le tempeste, Atlante continua a crescere.
Forse è proprio questo esercizio e questa palestra che abbiamo vissuto negli ultimi anni, che ci ha permesso di cogliere opportunità straordinarie: siamo passati in tre anni da un fatturato di 240 milioni a 270. Adesso abbiamo un budget di 300 milioni per il 2025. Quindi abbiamo fatto passi da gigante in questi anni, cogliendo le opportunità legate alla capacità di reagire velocemente. Lo dico sempre: dobbiamo essere veloci, individuare in anticipo dove ci saranno le potenziali difficoltà, essere esperti di materie prime, guardare già adesso quale sarà il raccolto del grano duro in Canada per eventualmente capire se quello in Kazakistan sarà migliore per produrre la pasta. Avere, quindi, una mentalità in cui guardi le cose in anticipo: sia le potenziali problematiche, sia i trend. Come quello delle proteine alternative, che è sicuramente destinato a proseguire. Poi nell'attività di ricerca&sviluppo sta entrando un'altra dinamica importante, quella dell'intelligenza artificiale, con cui riusciamo davvero a essere - pur non essendo noi un'azienda produttiva - a costruire facilmente dei modelli che potremo utilizzare per andare a parlare con le aziende che vogliono produrre e portare avanti dei progetti insieme ai produttori. Direi che questo ci dà a capacità di andare velocemente, di non stancarsi, di affrontare le varie sfide - siano esse i dazi o il clima o la mancanza di materie prime - con la stessa grinta.
Quali sono altre chiavi di questo successo?
Le persone! Abbiamo un gruppo di persone che vanno dalla linea del management, tutti partecipano a questo viaggio e si sentono partecipi del viaggio. E' incredibile quanto pensi alle persone come risorse, non mettendole in secondo piano: ognuno di noi, in un certo senso, vuole avere una ragione per la propria esistenza. Quando sei partecipe di un progetto e ti rendi conto che il tuo contributo è essenziale, allora lì il segreto sono le persone e la capacità di motivarle. Abbiamo una linea di management che è molto su questo, con figure manageriali storiche all'interno della nostra azienda come il nostro Cfo Sergio Piccinini, che è stato con noi per oltre 10 anni in questo ruolo, che conosce benissimo l'azienda. Conosco Sergio già da prima che iniziasse a lavorare con noi. E' una persona di grandissima fiducia, quindi abbiamo deciso insieme che lui diventerà Managing Director dell'azienda. Io continuo a mantenere il focus sulla parte commerciale, su tutto ciò che è creativo e marketing, anche dal punto di vista della qualità, anche se la qualità ha un ruolo super partes nel governare la sicurezza alimentare. Sergio è entrato adesso nel nuovo ruolo, rimane ancora Cfo ma adesso è anche MD. Nei prossimi mesi ci saranno ulteriori cambiamenti strutturali nell'azienda che aiuteranno in questo percorso di crescita.
Quali progetti avete in cantiere?
Da un punto di vista strategico di business globale abbiamo progetti legati ad alcune aree del mondo, quindi vogliamo certamente aprire di più gli occhi sulla Cina, evolverci di più con i nostri partner in Giappone e Corea. Parteciperemo a delle fiere importanti in quelle zone. Tutto il Medio Oriente (Emirati in particolare) sono zone che si stanno sviluppando e sono interessanti. Il Canada continua ad essere un mercato che ci interessa, anche loro sono interessati a noi italiani.
Abbiamo poi progetti interessanti di economia circolare con alcuni nostri partner produttivi: crediamo fortemente nel portare valore a ingredienti che normalmente sono sottoprodotti o che comunque non sono utilizzati al massimo.
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EFA News - European Food Agency