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CLARA MOSCHINI

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Il business del turismo fa boom a Pasqua

Tasso di riempimento al 60%: oltre 670mila camere vendute per un fatturato da 128 milioni di Euro

Si mostra solido il fatturato del turismo in Italia, tanto che si parla un po' dovunque di un boom di Pasqua. Lo attestano i dati in arrivo dall’ultima indagine sulle imprese ricettive italiane svolta da Isnart, Istituto nazionale ricerche turistiche, per Unioncamere ed Enit nell’ambito dell’Osservatorio sull’Economia del Turismo delle Camere di commercio. Da qui emerge come gli operatori segnalino un tasso di riempimento camere per il periodo pasquale di quasi il 60%. Dato che, a livello di comparto ricettivo solo hôtellerie, corrisponde ad oltre 670mila camere vendute, per un fatturato stimato in circa 128 milioni di Euro.

Il trend di prenotazioni più consistente è fatto segnare nelle mete del turismo slow delle aree interne del Paese, dove si raggiunge oltre il 70% di camere occupate: in pratica, parliamo di 1 camera su 10 venduta in più rispetto al consuntivo 2024, un dato che conferma una volta di più l’aumentata visibilità delle destinazioni fuori dai consueti itinerari turistici. Ottimi anche i dati delle prenotazioni nelle città d’arte (63,9%), nelle località di montagna (61,3%) e nelle destinazioni termali (59,6%). All’altezza delle aspettative anche il trend di vendita anticipata per i ponti primaverili: rispettivamente del 57% per il Ponte del 25 aprile e del 55% per quello del 1° maggio. 

Su questi numeri, incide sicuramente l’apporto del turismo estero. Come rileva Enit S.p.a., tra marzo e maggio 2025, gli arrivi aeroportuali complessivi in Italia dall’estero sono previsti in aumento del +4,5% rispetto al medesimo trimestre 2024: 6.826.831 rispetto a 6.534.725, di cui 96% leisure. Il 28,4% di questi flussi è atteso a Roma, sulla scia dell’effetto Giubileo: da notare come, infatti, nel Lazio, in Umbria e nella Marche il 30% delle imprese associ la crescita della propria clientela all’Evento Giubilare, che sembra confermare il proprio valore in termini di attrattività turistica, grazie al combinato con le festività di primavera.

I primi 5 mercati di provenienza per trascorrere le festività in Italia sono Regno Unito, con una quota parte del 15,1%, Germania con il 10,3%, Stati Uniti con l’8,7%, Francia con l’8,8% e Spagna con il 7,7%.Quasi il 10% delle partenze verso le mete italiane sono intorno al 17 aprile, a ridosso del weekend pasquale. Tutti numeri che confermano l’attrattività del nostro Paese, che ancora una volta supera nelle scelte dei turisti i competitor francesi: l’Italia registra, infatti, quasi 7 milioni di arrivi contro i 4,5 previsti negli scali aeroportuali transalpini. 

Spingendosi più in là l'ottimismo sconfina anche per i dati dell’estate 2025: gli operatori segnalano già di aver venduto 6 camere su 10 per i soggiorni nel mese di giugno, il 64,8% per luglio e il 65,4% per agosto. Numeri già più che positivi e, peraltro, destinati a crescere con l’approssimarsi della stagione estiva.

“Le festività pasquali e i prossimi ponti rappresentano un momento importante per il nostro Paese, meta di vacanzieri provenienti da tutto il mondo -commenta Ivana Jelinic, amministratore delegato Enit-. I numeri ci danno ragione, l’Italia continua a crescere nei diversi comparti delturismo. La nostra offerta è ricca e variegata, dobbiamo proseguire su questa strada per farconoscere sempre più le meraviglie del made in Italy”.

“Un turista su quattro sceglie l’Italia per il buon rapporto qualità/prezzo -aggiunge Loretta Credaro, presidente Isnart-. Tuttavia, sono molte le imprese della filiera che, nonostantel’inflazione spinga verso l’alto i costi di gestione, stanno investendo in servizi sempre piùpersonalizzati, per cogliere nuovi cluster di mercato, si pensi ai cicloturisti ed alla crescita delwellness, e mirare alla domanda alta di gamma, disposta a pagare per un’offerta di qualità”

“Il turismo italiano è sempre più competitivo -conclude il ministro del Turismo Daniela Santanché-. Ce lo dicono anche i primi dati sulla Pasqua e sui pontiprimaverili: fatturato da 130 milioni di Euro per il settore ricettivo, un numero di arrivi aeroportuali esteri superiore a quello registrato da un competitor storico come la Francia, aree interne ancor più ricercate, con il 70% di camere occupate, e ottime prospettive per la bella stagione, con 6 camere vendute su 10 nel trimestre giugno-agosto. Stime e tendenze significative che lasciano intendere anche come le politiche e le attività di destagionalizzazione, diversificazione e sostenibilità attuate dal ministero del Turismo, insieme a Regioni, associazioni e operatori, stiano improntando il comparto a uno sviluppo virtuoso e vincente. Roma, in particolare, con un +3% di arrivi rispetto alla scorsa Pasqua è un po’ l’emblema dell’integrità dell’industria turistica italiana, in costante crescita, e di come il Giubileo costituisca un rilevante fattore attrattivo da Nord a Sud”.

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