Latte: produzione inferiore alle attese nell'Unione Europea
Volumi fava cacao in calo in tutto il mondo su base annuale. Quotazioni olio cocco grezzo alle stelle

Nonostante la Commissione Europea, nelle previsioni di medio termine pubblicate a fine 2024, abbia proiettato un aumento della produzione di latte nell'Unione Europea del +0,6% rispetto al 2024, a inizio anno le consegne latte procedono a rilento. A gennaio 2025 si registra un -0,2% rispetto a gennaio 2024 con battute di arresto importanti in aree chiave di produzione ed esportazione di trasformati come Germania (-2,2%), Francia (-0,9%) e Olanda (-1,8%) solo parzialmente compensate dagli aumenti in paesi come Italia (+1%), Polonia (+3%) e Irlanda (+9,4%). Le analisi Areté mostrano come, l’offerta, già strutturalmente rallentata dalle politiche ambientali UE di riduzione delle emissioni, risenta anche di costi degli input produttivi elevati e della diffusione in UE di bluetongue ed afta epizootica, malattie infettive che riducono drasticamente le rese latte comportando anche abbattimenti e zone di sorveglianza con limitazione degli scambi. I prezzi del latte spot, nonostante la fase di flessione stagionale, si mantengono superiori rispetto allo scorso anno. Ad aprile 2025 le quotazioni del latte spot tedesco intero risultano superiori del 28,6% rispetto ad aprile 2024.
Sono stati pubblicati i dati del primo trimestre 2025 sui volumi di fava di cacao trasformati nelle principali aree di consumo: - Europa: 353.522 tonnellate, -3,7% rispetto al primo trimestre 2024 (+6,5 rispetto al quarto trimestre 2024). Si tratta del livello più basso per il primo trimestre dalla campagna 16/17; - Nord America: 110.278 tonnellate, -2,5% rispetto al primo trimestre 2024 (+7,3% rispetto al quarto trimestre 2024); - Asia: 213.898 tonnellate, -3,4% rispetto al primo trimestre 2024 (+1,8% rispetto al quarto trimestre 2024).Secondo le analisi di Areté, i consumi globali stanno mostrando un livello di anelasticità più elevato rispetto a quanto previsto dagli operatori (Icco proietta un calo dei consumi 24/25 del 4,8%). In un contesto di stock globali ai minimi dalla campagna 2001/02 e di incertezza sull'entità dei mid-crop africani, una contrazione della domanda limitata non favorisce un consolidamento del trend deflattivo in atto (da gennaio ad aprile, -31% la fava di cacao quotata a Londra).
Le quotazioni dell'olio di cocco grezzo sul mercato europeo hanno toccato un nuovo record storico a metà aprile, con rialzi di quasi il 40% da inizio anno. Areté evidenzia come tale tensione rifletta la scarsità dell'offerta nei principali Paesi esportatori a fronte di una domanda internazionale sostenuta, che ha spinto i volumi di export mensile di olio di cocco grezzo dalle Filippine a rimanere del 34% al di sopra della media triennale nel periodo ottobre-dicembre. Secondo le proiezioni del Foreign Agricultural Service del Dipartimento dell'Agricoltura statunitense, nella prossima campagna, in partenza il prossimo ottobre, la produzione nelle Filippine è prevista aumentare del 4%, non abbastanza da risultare superiore agli utilizzi previsti, per un complessivo deficit di 85 Kt. Le abbondanti piogge dell'inverno 2024, indotte dal fenomeno de La Niña, potrebbero avere un impatto di stimolo alla produttività delle palme non prima di circa 15 mesi, considerato il ciclo produttivo delle palme da cocco, dunque a partire circa dal primo trimestre 2026.
EFA News - European Food Agency