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CLARA MOSCHINI

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Addio a Giacomo Oddero, re del vino (e dell'acqua)

Si è spento il "farmacista" di Alba, cui si devono i disciplinari delle doc Langhe e Roero e l’acquedotto delle Langhe

Si è spento ieri a 98 anni Giacomo Oddero, figura storica ed essenziale nel mondo del vino e anche, come vedremo, in quello dell'acqua. Fino all'ultimo ha diviso la sua vita tra la farmacia in via Maestra ad Alba (CN), l’agricoltura del cuneese con la sua azienda Oddero poderi e cantine a La Morra (CN) , ma anche l’acquedotto delle Langhe, di cui è stato presidente dal 1971 al 1991 e la Camera di Commercio di Cuneo di cui è stato presidente del 1976 al 1992. Nato il 16 settembre 1926 in frazione Santa Maria di La Morra, in provincia di Cuneo, ha frequentato il liceo classico ad Alba prendendo il diploma di maturità nel 1946. Nel 1950 arrivò la laurea in Farmacia a Torino.

A lui si devono i disciplinari delle Denominazioni di Langhe e Roero, i formaggi e i tartufi, senza mai scordare l’azienda di famiglia: è stato anche presidente della Fondazione Crc dal 1992 al 2006, nonché assessore provinciale all’Agricoltura dal 1970 al 1987 e sindaco di La Morra (CN) dal 1965 al 1970. Tra le altre cariche è stato presidente dell’Ente Turismo dal 1990 al 1995. Nel 2019 aveva anche ricevuto la cittadinanza onoraria di Castelmagno (CN) per aver contribuito alla diffusione nel mondo del pregiato formaggio della Valle Grana. Oddero aveva pubblicato anche la sua biografia dal titolo "Il farmacista di via Maestra".

Tra i suoi maggiori successi citava l’Acquedotto delle Langhe. Fu lui a trattare con i sindaci delle valli alpine e riuscì, grazie anche all’intervento del ministro Carlo Donat Cattin, a ottenere 11 miliardi di lire da Stato e Mercato comune europeo (quello che oggi è diventato l'Ue) per costruire l’acquedotto che ancora oggi porta l’acqua da Limone Piemonte fino alle colline delle Langhe. In un'intervista del 2016 in occasione dei 90 anni, ricordava: "abbiamo portato l’acqua delle Alpi fino a S. Stefano Belbo e Canelli. È stata la più imponente opera idraulica costruita in provincia, un fondamentale fattore di progresso per tutti". È storia che proprio grazie a Oddero, oggi le case di tutti i paesi della destra Tanaro hanno l’acqua corrente e grandi serbatoi garantiscono l’autonomia per 4 giorni per 220 mila persone e migliaia di aziende.

"La nostra terra di Langhe e Roero perde un uomo a cui dobbiamo molto del successo che abbiamo oggi -si legge in una nota del presidente della Regione, Alberto Cirio-. Un visionario che ha saputo costruire le basi del turismo enogastronomico, consolidando lo stretto legame tra vino e territorio. Un uomo che ho avuto il piacere di conoscere da vicino e con cui ho potuto lavorare fianco a fianco, per tanti anni, nella gestione del turismo. Nella sua esperienza professionale e amministrativa ha sempre saputo cercare e trovare un equilibrio tra le persone e tra i territori. Questa terra lo ricorda anche per la sua preziosa eredità e per quell’intuizione che l’ha portato alla fondazione dell’acquedotto delle Langhe che è stato alla base della crescita e dello sviluppo di questo territorio. Alla sua famiglia e ai suoi cari la vicinanza e il ricordo mio e di tutto il Piemonte: il suo insegnamento continuerà ad essere ispirazione e guida per tutti".

Il sindaco di Alba Alberto Gatto aggiunge: "In questo triste giorno, è mancato Giacomo Oddero, cittadino albese, insignito della medaglia d’oro della nostra città nel 2007. Oddero è stato un padre straordinario della nostra Langa. A lui si deve la realizzazione dell’acquedotto delle Langhe che cambiò volto alla nostra terra. Uomo delle Istituzioni, uomo del vino, farmacista in via Maestra. In tutti gli ambiti ha sempre ricevuto la stima di tutti. Una stima conquistata con impegno, integrità e lungimiranza. Un uomo visionario il cui contributo per il nostro territorio è un lascito inestimabile, da custodire. Ci stringiamo con commozione e rispetto accanto ai cari e ai familiari".

Fc - 49934

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